©Copyright. Estratto dal testo di Daniele Trevisani “Psicologia della libertà. Liberare le potenzialità delle persone”. Roma, Mediterranee. Articolo estratto dal testo e pubblicato con il permesso dell’autore.
Cos’è la libertà
C’era qualche cosa di animalesco nell’anima
mentre il corpo aveva i suoi momenti di spiritualità
(Oscar Wilde)
Libertà. Ma cosa è veramente? È un fatto fisico? È uno stato mentale?
La libertà è certamente un fenomeno corporeo. Incarcerare una persona significa metterne il corpo in prigione. Ma la mente? Si può incarcerare la mente? E se si può incarcerare, si può allora liberare?
Quando ci pongono questa domanda, alcune idee emergono rapidamente, altre dopo un pò, altre non emergeranno mai, perché le risposte richiederebbero:
- un potente lavoro di riflessione, analisi, introspezione con metodologie guidate;
- la cura di un mentore, un Maestro, una Guida, e
- un ambiente favorevole, far parte di un gruppo di menti che altrettanto fortemente cercano risposte alla “domanda delle domande”: cos’è veramente la libertà? Come posso aumentare il mio respiro e i miei gradi di libertà, agire nella mia stessa vita?
Tra le libertà ovvie: Libertà di pensiero. Libertà di opinione. Libertà di movimento. Libertà di parola. Ma ce ne sono alcune di molto più sottili. Riguardano la libertà dall’ansia, dalla depressione, e dal “lato oscuro” della vita, così ben coltivato in noi dai media e dagli eventi sociali. Libertà dalle paure, come perdere il posto di lavoro, non avere lavoro o non trovarlo. Libertà dall’indifferenza e dalla solitudine.
Altre libertà riguardano il lato positivo: libertà di “sentire” (feeling) e non soffocare quanto si sente, essere liberi di giocare, essere liberi di gioire, e saperlo fare.
Per avere maggiori gradi di libertà, è necessario un grande gioco sulle immagini interiori. Il potere delle immagini interiori[1], come noi vediamo noi stessi, come ci rappresentiamo, può fare di noi una vittima o un ricercatore di libertà.
È necessario lavorare dentro, ma anche fuori, imparare la libertà di dire “No” ad una proposta che magari sembra allettante ma non è nei nostri valori.
Altra libertà: Imparare a dire no ad uno stile di vita massificato che ti porta a fare ciò che tutti gli altri ritengono normale e finire per passare in un centro commerciale sbavando per cose, oggetti e prodotti che – se non ti avessero manipolato – non vorresti nemmeno se te li regalassero.
Non solo la fisiologia con Pavlov e i suoi studi sul condizionamento[2], ma anche la scienza del “Brainwashing” (lavaggio del cervello), dimostrano che produrre persone poco libere che invece pensano di esserlo è facile. E a parte gli usi militari, è ampiamente utilizzata per produrre “bravi consumatori”, una categoria a cui non è bello appartenere. Ad esempio, i messaggi pubblicitari che contengono le parole nuovo, rapido, facile, migliorato, adesso, all’improvviso, straordinario, per la prima voltafanno vendere di più il prodotto reclamizzato, al di la del suo vero valore[3].
Quanti escono da un supermercato o centro commerciale con cose di cui prima non avevano mai veramente sentito il bisogno e poi magari non usano?
Attenzione, la mia non è una crociata contro la psicologia del marketing[4], della quale sono uno studioso e autore, ma un invito a capire le forze che circolano dentro di noi e diventare più padroni di chi siamo e come viviamo.
È un invito a distinguere tra azioni che compiamo per condizionamento, e azioni frutto di libertà. Come evidenzia Kathleen Taylor, “Una mia azione è libera solo se posso scegliere di non compierla”.[5]
Staremmo tutti meglio quando avremo persone più consapevoli, consumatori eticamente più attenti e coscienti, ma anche imprenditori e manager che producono vero valore e non fumo negli occhi. E, infine, esseri umani più liberi.
Abbiamo citato alcune libertà ovvie. E secondo voi quali altre libertà esistono?
Spazio di riflessione: Quali sono alcune delle libertà che vorrei conquistare, per me importanti?
[1] Henkel, Heide (2017). Die Kraft innerer Bilder. Psychosomatische Beratungsstelle. Zist, Penzberg München)
[2] Pavlov, I,P, I riflessi condizionati. Newton Compton, Roma, 2006.
[3] Pratkanis, A.R., e Aronson, E. L’età della propaganda. Usi e abusi quotidiani della persuasione, Il Mulino, Bologna, 2003.
[4] Trevisani, Daniele (2001). Psicologia di marketing e comunicazione. Pulsioni d’acquisto, leve persuasive, nuove strategie di comunicazione e management. Milano, Franco Angeli.
[5] Taylor, Kathleen (2008). Brainwashing. La scienza del controllo del pensiero. Castelvecchi, Roma. Orig. Brainwashing. The Science of Thought Control. Oxford University Press.
Altri materiali su Comunicazione, Ascolto, Empatia, Potenziale Umano e Crescita Personale disponibili in questi siti e link:
- Sito Studio Trevisani Formazione Coaching Consulenza
- Coaching World Federation
- Sito Daniele Trevisani (Italian)
- Website Dr. Daniele Trevisani (English)
- Comunicazione Aziendale
- Comunicazione Interculturale
- Medialab Research
- Intercultural Negotiation (English)
- Operational Negotiation (English)
- Linkedin Profile Dr. Daniele Trevisani
Altre risorse online