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Il nostro corso sulla comunicazione empatica

Titolo: Saper Leggere le Persone e Cogliere Segnali: Un’Workshop sull’Importanza dell’Intelligenza Emotiva nella Comunicazione Interpersonale

Introduzione: La capacità di leggere le persone e cogliere i segnali è fondamentale per una comunicazione efficace e per la creazione di relazioni significative. Questo workshop esplorerà l’importanza dell’intelligenza emotiva nel contesto della comunicazione interpersonale, analizzando come questa abilità possa influenzare il modo in cui interpretiamo il comportamento degli altri e come possiamo utilizzarla per migliorare le nostre interazioni sociali.

Sezione 1: Fondamenti dell’Intelligenza Emotiva In questa sezione, esamineremo i concetti chiave dell’intelligenza emotiva, come definiti da Daniel Goleman nel suo libro del 1995. Discuteremo delle componenti dell’intelligenza emotiva, che includono la consapevolezza di sé, la gestione delle emozioni, l’empatia e le abilità sociali. Inoltre, esploreremo come queste componenti si intersecano con la capacità di leggere le persone e cogliere i segnali durante le interazioni quotidiane.

Sezione 2: Comprendere la Comunicazione Non Verbale La comunicazione non verbale gioca un ruolo significativo nel modo in cui le persone si esprimono e si relazionano tra loro. In questa sezione, esamineremo i diversi modi in cui le persone trasmettono messaggi attraverso il linguaggio del corpo, le espressioni facciali, il tono della voce e altri segnali non verbali. Analizzeremo anche come l’interpretazione accurata della comunicazione non verbale possa aiutarci a comprendere meglio le emozioni e le intenzioni degli altri.

Sezione 3: Empatia e Connessione Emotiva L’empatia è un elemento chiave nell’interazione umana e svolge un ruolo fondamentale nella capacità di leggere le persone e cogliere i segnali. In questa sezione, esamineremo come l’empatia ci permetta di metterci nei panni degli altri e di comprendere le loro esperienze emotive. Discuteremo anche di come la connessione emotiva possa facilitare la comunicazione e favorire relazioni più autentiche e significative.

Sezione 4: Tecniche per Migliorare la Capacità di Leggere le Persone Per migliorare la capacità di leggere le persone e cogliere i segnali, è possibile adottare diverse tecniche e strategie. In questa sezione, esploreremo alcune di queste tecniche, tra cui l’ascolto attivo, l’osservazione consapevole e la pratica dell’empatia. Discuteremo anche di come l’autoconsapevolezza e lo sviluppo personale possano contribuire a migliorare le nostre abilità nell’interpretare il comportamento degli altri.

Sezione 5: Applicazioni Pratiche nell’ambito Professionale e Personale Infine, esamineremo le applicazioni pratiche di saper leggere le persone e cogliere i segnali nei contesti professionale e personale. Discuteremo di come queste abilità possano essere utilizzate per migliorare la leadership, la negoziazione, la risoluzione dei conflitti e la creazione di relazioni collaborative e di fiducia. Esploreremo anche come queste competenze possano essere applicate nella vita quotidiana per migliorare le nostre interazioni con amici, familiari e colleghi.

Conclusioni: In conclusione, saper leggere le persone e cogliere i segnali richiede un’interazione complessa tra intelligenza emotiva, capacità di interpretare la comunicazione non verbale e empatia. Queste abilità sono fondamentali per la comunicazione efficace e per la creazione di relazioni significative. Investire nello sviluppo di queste competenze può portare a una maggiore consapevolezza di sé e degli altri, nonché a relazioni più soddisfacenti e gratificanti sia nel contesto professionale che personale.

Le aree di interesse connesse al saper leggere le persone

  1. Intelligenza emotiva
  2. Comunicazione non verbale
  3. Empatia
  4. Psicologia
  5. Analisi del comportamento
  6. Interazioni umane
  7. Segnali corporei
  8. Comunicazione indiretta
  9. Gestione emotiva
  10. Capire le emozioni
  11. Riconoscere segnali
  12. Analisi del gesto
  13. Saper ascoltare
  14. Empatia cognitiva
  15. Comprendere le persone
  16. Riconoscere intenzioni
  17. Sintonizzarsi
  18. Comprensione del contesto
  19. Osservazione attiva
  20. Empatia profonda
  21. Analisi psicologica
  22. Interpretazione del comportamento
  23. Capire il linguaggio del corpo
  24. Comunicazione empatica
  25. Saper interpretare
  26. Empatia relazionale
  27. Leggere i contesti
  28. Decodificare comportamenti
  29. Sensibilità emotiva
  30. Interazione sociale
  31. Comunicazione sottintesa
  32. Psicologia umana
  33. Comprensione profonda
  34. Analisi del sentimento
  35. Intuito emotivo
  36. Leggere tra le righe
  37. Interpretazione del linguaggio del corpo
  38. Comunicazione interpersonale
  39. Saper ascoltare il corpo
  40. Intelligenza relazionale
  41. Comprendere il silenzio
  42. Capire comportamenti
  43. Analisi dell’atteggiamento
  44. Empatia culturale
  45. Leggere emozioni
  46. Comprensione del non detto
  47. Osservare reazioni
  48. Saper leggere il viso
  49. Empatia empatica
  50. Comunicazione implicita
  51. Comprensione emozioni
  52. Analisi del tono della voce
  53. Risposte emotive
  54. Leggere il sorriso
  55. Empatia interpersonale
  56. Comprendere intenti
  57. Capire linguaggio non verbale
  58. Interpretazione espressioni facciali
  59. Analisi del sentimento umano
  60. Sensibilità ai segnali
  61. Comunicazione emotiva
  62. Interpretare reazioni
  63. Saper decifrare
  64. Empatia intuitiva
  65. Leggere vibrazioni
  66. Comprensione della personalità
  67. Analisi del comportamento non verbale
  68. Sintonia emotiva
  69. Empatia nel lavoro
  70. Comunicazione interattiva
  71. Saper interpretare gli indizi
  72. Intuizione emotiva
  73. Leggere il linguaggio del corpo
  74. Comprensione dell’atteggiamento
  75. Analisi del comportamento umano
  76. Sensibilità all’ambiente
  77. Empatia nella leadership
  78. Comunicazione empatica
  79. Interazione empatica
  80. Saper leggere il linguaggio non verbale
  81. Capire linguaggio corporale
  82. Analisi delle reazioni
  83. Empatia nelle relazioni
  84. Leggere i resoconti non verbali
  85. Comprensione del gesto
  86. Analisi delle espressioni facciali
  87. Sensibilità ai contesti
  88. Empatia nel team
  89. Comunicazione sensibile
  90. Interpretazione del silenzio
  91. Saper decifrare il linguaggio del corpo
  92. Capire linguaggio emotivo
  93. Analisi del comportamento interpersonale
  94. Sintonizzazione emotiva
  95. Empatia nel lavoro di gruppo
  96. Comunicazione empatica
  97. Interazione empatica
  98. Saper leggere il linguaggio corporeo
  99. Capire linguaggio non verbale
  100. Analisi del comportamento interpersonale
  101. Sintonizzazione emotiva
  102. Empatia nel lavoro di gruppo
  103. Comunicazione sensibile
  104. Interpretazione del silenzio
  105. Saper decifrare il linguaggio del corpo
  106. Capire linguaggio emotivo
  107. Analisi del comportamento indiretto
  108. Sensibilità alle reazioni
  109. Empatia nel lavoro di squadra
  110. Comunicazione empatica
  111. Interazione empatica
  112. Saper leggere il linguaggio corporeo
  113. Capire linguaggio non verbale
  114. Analisi del comportamento interpersonale
  115. Sintonizzazione emotiva
  116. Empatia nel lavoro di gruppo
  117. Comunicazione sensibile
  118. Interpretazione del silenzio
  119. Saper decifrare il linguaggio del corpo
  120. Capire linguaggio emotivo
  121. Analisi del comportamento indiretto
  122. Sensibilità alle reazioni
  123. Empatia nel lavoro di squadra
  124. Comunicazione empatica
  125. Interazione empatica
  126. Saper leggere il linguaggio corporeo
  127. Capire linguaggio non verbale
  128. Analisi del comportamento interpersonale
  129. Sintonizzazione emotiva
  130. Empatia nel lavoro di gruppo
  131. Comunicazione sensibile
  132. Interpretazione del silenzio
  133. Saper decifrare il linguaggio del corpo
  134. Capire linguaggio emotivo
  135. Analisi del comportamento indiretto
  136. Sensibilità alle reazioni
  137. Empatia nel lavoro di squadra
  138. Comunicazione empatica
  139. Interazione empatica
  140. Saper leggere il linguaggio corporeo
  141. Capire linguaggio non verbale
  142. Analisi del comportamento interpersonale
  143. Sintonizzazione emotiva
  144. Empatia nel lavoro di gruppo
  145. Comunicazione sensibile
  146. Interpretazione del silenzio
  147. Saper decifrare il linguaggio del corpo
  148. Capire linguaggio emotivo
  149. Analisi del comportamento indiretto
  150. Sensibilità alle reazioni
  151. Empatia nel lavoro di squadra
  152. Comunicazione empatica
  153. Interazione empatica
  154. Saper leggere il linguaggio corporeo
  155. Capire linguaggio non verbale
  156. Analisi del comportamento interpersonale
  157. Sintonizzazione emotiva
  158. Empatia nel lavoro di gruppo
  159. Comunicazione sensibile
  160. Interpretazione del silenzio
  161. Saper decifrare il linguaggio del corpo
  162. Capire linguaggio emotivo
  163. Analisi del comportamento indiretto
  164. Sensibilità alle reazioni
  165. Empatia nel lavoro di squadra
  166. Comunicazione empatica
  167. Interazione empatica
  168. Saper leggere il linguaggio corporeo
  169. Capire linguaggio non verbale
  170. Analisi del comportamento interpersonale
  171. Sintonizzazione emotiva
  172. Empatia nel lavoro di gruppo
  173. Comunicazione sensibile
  174. Interpretazione del silenzio
  175. Saper decifrare il linguaggio del corpo
  176. Capire linguaggio emotivo
  177. Analisi del comportamento indiretto
  178. Sensibilità alle reazioni
  179. Empatia nel lavoro di squadra
  180. Comunicazione empatica
  181. Interazione empatica
  182. Saper leggere il linguaggio corporeo
  183. Capire linguaggio non verbale
  184. Analisi del comportamento interpersonale
  185. Sintonizzazione emotiva
  186. Empatia nel lavoro di gruppo
  187. Comunicazione sensibile
  188. Interpretazione del silenzio
  189. Saper decifrare il linguaggio del corpo
  190. Capire linguaggio emotivo
  191. Analisi del comportamento indiretto
  192. Sensibilità alle reazioni
  193. Empatia nel lavoro di squadra
  194. Comunicazione empatica
  195. Interazione empatica
  196. Saper leggere il linguaggio corporeo
  197. Capire linguaggio non verbale
  198. Analisi del comportamento interpersonale
  199. Sintonizzazione emotiva
  200. Empatia nel lavoro di gruppo

© Articolo estratto dal libro di Daniele Trevisani “Strategic selling. Psicologia e comunicazione per la vendita consulenziale e le negoziazioni complesse”. Franco Angeli editore, Milano. Pubblicato con il permesso dell’autore.

Principio del Battle Rhythm

Il principio del Battle Rhythm consiste nel tenere un “ritmo di battaglia” nella vendita, un contatto cadenzato e incalzante sulle operazioni di vendita in corso, senza aprire troppi cantieri di vendita con il rischio di concluderne pochi o nessuno. 

Nello specifico:

  1. Le attività di vendita vanno inquadrate in specifiche campagne e progetti, non lasciate al buon senso individuale o gestite come “progetti vaghi”. 
  2. Le buone intenzioni vanno trasformate in buone operazioni, seguendo un concetto di “qualità totale” nella vendita e di Eccellenza Operativa, dove nulla di ciò che conta viene lasciato al caso.
  3. Ogni campagna e ogni progetto hanno responsabilità personali ben identificate, ruoli chiari e non confusi, team dedicati o persone dedicate, obiettivi ben inquadrati. 
  4. Le cadenze di operazioni e contatti devono tenere “caldo” il progetto senza mai lasciarlo raffreddare, e portarlo sino alla conclusione.
  5. Ogni linea di vendita va portata avanti sino alla chiusura, sia essa positiva o negativa, e non può essere lasciata aperta a tempo indeterminato. 
  6. Le energie vanno focalizzate e non disperse. Pertanto, non esiste una vendita generica ma l’organizzazione di progetti di vendita.
  7. Non esiste un flusso di attività indistinto ma una sequenza organizzata di operazioni (Operations) che vogliono produrre un determinato effetto (Effects-Based Operations).
  8. Le attività svolte entro ciascuna linea di vendita – telefonate, incontri interlocutori, mail, presentazioni, incontri tecnici, commerciali, negoziazioni, visite, pranzi, prove, ispezioni, dimostrazioni, etc. – sono tutte importanti, nessuna esclusa, e vanno sincronizzate tra di loro (principio della sincronizzazione operativa).
  9. Dobbiamo distinguere azioni che preparano il terreno dalle azioni di chiusura, seguire tra esse un principio di Catena degli effetti a cascata (una azione prepara la successiva), che prevede un buon coordinamento tra le varie azioni nella linea di vendita.
  10. Le varie azioni devono essere tra loro coordinate in una matrice globale – Effects Synchronization Matrix – che evidenzia graficamente e in tabelle comprensibili chi fa cosa e quando, e come sono tra di loro collegate le varie operazioni.

Principio della distinzione tra ascolto e persuasione

La tecnica della vendita avanzata evolve verso una dinamica di rapporto sempre più consulenziale, dove diventa fondamentale la diagnosi (ascoltare e capire) prima ancora della persuasione pura (esprimersi e convincere). 

La complessità dei mercati e degli scenari ci obbliga a sviluppare le capacità di essere attenti ed empatici (capire l’altro), condurre diagnosi del cliente, dell’interlocutore, della situazione.

Questo produce un forte cambio di paradigma, dove prima erano fondamentali le capacità espressive (parlare), diventano essenziali le competenze di ascolto, di diagnosi (saper ascoltare, capire), e quindi le competenze progettuali (studiare e costruire soluzioni basate sulla diagnosi).

Sapere di avere buona capacità di analisi inoltre aumenta la sicurezza nella fase di comunicazione e produce un’immagine di maggiore autorevolezza e assertività. Questo si traduce in un forte incremento della capacità comunicativa e negoziale.

Tutto ciò non è semplice. Ma non è ancora abbastanza.

Principio dello stretching comunicazionale e rottura dell’incomunicabilità

In una negoziazione avanzata troviamo tutte le difficoltà, i limiti e le barriere date dall’incomunicabilità umana, amplificate dalle barriere culturali e organizzative, dalle abitudini stratificate, dagli stereotipi, e da interessi contrapposti che spesso sembrano antagonistici, uno contro l’altro. Rompere questo circolo vizioso è un principio basilare.

Una regola fondamentale della vendita complessa è il bisogno di trovare il “Common Ground”, i valori e principi condivisi, sui quali costruire i piani successivi. Ad esempio, chiarire che per entrambe le parti sia importante non solo il prodotto ma l’affidabilità reciproca.

Dobbiamo anche considerare che esiste quasi sempre una componente “interculturale” nel fare vendita e negoziazione ad alti livelli: le persone che interagiscono tra loro hanno culture diverse e regole implicite diverse (anche entro la stessa nazione), ed ancora maggiormente quando si rapportano tra loro manager di nazioni diverse. Questo complica il quadro.

La vendita consulenziale e la negoziazione sono tra le attività più complesse e impegnative svolte dall’essere umano. Durante una interazione di vendita o una negoziazione possiamo assistere ad un incontro tra mondi mentali distanti, culture diverse, stili linguistici e manageriali antitetici, differenti psicologie, scontri tra strategie e tattiche comportamentali, e spesso – ad un livello profondo – la collisione tra visioni del mondo contrastanti, accompagnata da forte incomunicabilità. 

Lo stretching comunicazionale permette alle persone che svolgono vendita e negoziazione di diventare più flessibili dal punto di vista comunicativo, saper utilizzare un linguaggio “tecnico” quando serve, e in altri momenti un linguaggio più “manageriale”, ed in altri ancora uno più “umanistico e valoriale”. 

Passare da un incontro con un dirigente del marketing ad un incontro con il responsabile della produzione, entro la stessa azienda-cliente, richiede ancora una volta una capacità di cambiare rapidamente stili comunicativi e sintonizzarsi su una “modalità di ricezione” adeguata ad interlocutori diversi. Questo ancora maggiormente se più interlocutori diversi tra loro sono presenti entro la stessa stanza.

Principio della formazione permanente

Esistono enormi bisogni di crescita professionale e formazione in chi opera seriamente nella vendita e nella negoziazione. 

I contributi (libri, corsi) disponibili sul mercato sono condotti prevalentemente in modo semplicistico, puntano ad un lettore/partecipante che si presume sostanzialmente abbastanza stupido, poco consapevole, da ammaestrare, bisognoso solo di strutture preconfezionate in cui essere impacchettati, regole da un minuto valide con tutti, scorciatoie per imbonire un soggetto-cliente che si presuppone manipolabile o sciocco, tutto il contrario di quanto sappiamo essere utile nella vita reale.

La nostra visione è invece quella di un professionista della negoziazione che dobbiamo preparare a gestire incontri con persone di alto livello, per nulla facili da persuadere o da gestire tramite trucchetti.

Questo evidenzia la necessità per il venditore di crescere sul piano prima di tutto personale, morale e culturale, entro una palestra di vita e professionale dalle enormi opportunità, offerta dalla vendita complessa e dalla negoziazione avanzata.

Per farlo, servono strumenti sul Potenziale Umano e non solo un addestramento alla vendita cieca e standardizzata. L’accademia e la ricerca universitaria non aiutano snobbando il tema della vendita e della negoziazione, disinteressandosi a quello che è in realtà un enorme laboratorio di scienze della comunicazione, di sperimentazione sulle dinamiche comunicative e di formazione.

Possiamo allora cercare luce nella manualistica professionale, ma la maggior parte della letteratura e della formazione sulla vendita e negoziazione (nel mainstream, la tendenza dominante) punta a ridurre i fattori di complessità (a nasconderli, a non esaminarli, perché troppo difficili) e questo si traduce nel proporre formulette semplici –  “one minute” “fast and easy” – pericolose.

Ma la realtà è complessa, la vendita e la negoziazione sono complesse, la psicologia umana è complessa. 

Muoversi all’interno di questo ambiente è una sfida per ogni professionista. Gestire una vendita e una negoziazione richiede competenze multi-variate, che provengono da tante discipline diverse e convergono poi in un unico momento: il momento della verità, l’incontro umano, la trattativa, i messaggi reali che ci si scambiano le persone, le conversazioni con il cliente, in azienda, al ristorante, e in ogni momento di verità e vita vissuta. 

Nel mondo delle arti marziali esistono competizioni di tipo MMA (Mixed Martial Arts) dove i combattenti possono usare qualsiasi tecnica (boxe, calci, prese, lotta a terra, leve articolari). Questi atleti, gladiatori contemporanei, scoprono ben presto il bisogno di doversi affidare a più preparatori o studiare più discipline, e l’insufficienza della propria esperienza precedente mono-disciplinare. Scoprono il bisogno di doversi allenare in modo permanente e su più discipline (es, mattina boxe, pomeriggio lotta, sera potenziamento muscolare). Lo stesso accade per gli “agonisti” della negoziazione e della vendita.

La preparazione deve essere permanente, e utilizzare più discipline e arti, per poter essere pronti nei tanti “momenti della verità”.

Principio della crescita del Potenziale Umano

Non è sufficiente vendere di più (le vendite possono essere in crescita anche per altri fattori, congiuntura favorevole e fattori che non dipendono dal venditore). Ciò che a noi interessa è l’atteggiamento di professionalità, le vendite in cui il risultato è dovuto alla propria preparazione, una conseguenza del fatto di migliorarsi come persone.

Ci interessano le vendite nelle quali la persona si esprime e non quelle “facili”, in cui non si può capire quanto valore aggiunto è stato portato dalla persona e quanto sia il suo reale contributo.

Nel terreno professionale della vendita e negoziazione troviamo enormi potenziali di ricerca sullo sviluppo umano ed organizzativo. 

La vendita consulenziale tocca da vicino il tema del Potenziale Umano e dello Sviluppo Personale – poiché ogni progetto andato a buon fine richiede che l’essere umano che lo conduce funzioni al pieno del suo potenziale, libero da blocchi psicologici e condizionamenti culturali, con un corpo che lo aiuti e non lo freni, e un team che operi in modo affiatato e trovi coesione e comunicabilità interna. Questi risultati sono decisamente importanti sotto il piano del potenziale umano in azione.

La vendita complessa tocca anche, anzi, si compenetra e avvinghia, nei temi di sviluppo organizzativo – poiché una vendita di successo, una negoziazione produttiva – sono il successo di un cantiere di lavoro, un laboratorio di progettazione e azione, entro un teatro di azione che impegna interi team e a volte intere aziende in un unico sforzo congiunto. 

Il principio del Potenziale Umano chiede a chi si occupa di vendita una attenzione particolare alla coltivazione del proprio livello di forma fisica e mentale, di preparazione e di spessore morale, e non solo risultati a fine trimestre.


Altri materiali su Comunicazione, Formazione, Potenziale Umano, Crescita Personale e Professionale, disponibili in questi siti e link:

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