Il migliore coach a Padova è in realtà un team formato dal dott. Daniele Trevisani, dalla Coach Sara Ruzza, certificata da Daniele Trevisani Academy come Master in Coaching Metodo HPM, e dall’Avv. Cosimo d’Ambrosio  avvocato negoziatore certificato, coach e counselor by STEP, mediatore civile. Il Dott. Daniele Trevisani ha operato come coach per oltre 200 aziende e organizzazioni incluso il coaching ultradecennale dei Generali e Ufficiali dell’Esercito Italiano in Missioni ONU (Caschi Blu) e come mental coach per oltre 10 campioni del mondo di arti marziali e combat sports e altre discipline.

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Migliore Coach a Padova – Approfondimenti sul coaching

  • Estratto dal volume “Il Potenziale Umano”. Franco Angeli editore, Milano.
  • Autore: Daniele Trevisani www.studiotrevisani.it
  • Materiale divulgativo messo a disposizione dall’autore. È obbligatoria la citazione della fonte per qualsiasi utilizzo in pubblicazioni cartacee o elettroniche

Concetti fondamentali del Coaching HPM: la visione della persona come sistema energetico

Il metodo HPM deriva la propria sigla dal suo obiettivo primario, il Modeling, o “dare forma”, generare impulso, contributo e stimolo alla crescita della persona, dei team e delle organizzazioni.

Il metodo ha due distinte sfere di applicazione, tra di loro collegate:

  • crescita del potenziale umano: Human Potential Modeling, e
  • sviluppo delle prestazioni: Human Performance Modeling.

Il metodo contiene una concezione dell’uomo come articolazione di energie fisiche e mentali, micro e macro-competenze, progettualità e aspirazioni.

Il metodo individua sei specifiche “celle di lavoro”, sulle quali ciascuno di noi, indipendente dalla sua condizione di partenza, può fare progressi, piccoli o grandi che siano. E, per ogni piccola conquista, si aprono nuovi orizzonti che ci invitano ad andare avanti, in una continua esplorazione di ciò che significa progredire, nel suo senso più profondo.

“Entrare” in queste sei celle ci permette di costruire progetti di crescita seri ed efficaci, siano essi la “liberazione” da ciò che ci frena, o l’aumento delle nostre risorse personali.

L’amplificazione delle energie e abilità di un individuo o di un intero gruppo o impresa, può proiettarci verso nuovi traguardi, e nuovi modi di essere. Prendere piena coscienza dei propri potenziali e lottare per raggiungerli è un’operazione che ha una propria sacralità, al di la del risultato numerico o professionale che ne può derivare.

Capire questo è essenziale oggi per fare del training aziendale serio, essere ricercatori o insegnanti degni di questo nome, ma anche nel coaching, nel focusing (focalizzazione dei fabbisogni di sviluppo), nella consulenza, nei progetti di crescita personale, quando si esamina una persona o un’organizzazione, intesa come complesso di energie circolanti, il suo lato umano, il suo spirito vitale.

Il metodo HPM raggruppa tutti i fattori evidenziati in un modello piramidale (energie fisiche e mentali, micro e macro-competenze, progettualità e aspirazioni) e li considera aspetti allenabili, aumentabili, su cui si può agire.

A questo modello quindi ci apprestiamo a lavorare.

Ne esponiamo di seguito un’anteprima grafica, nella quale si evidenziano le sei specifiche aree di lavoro, ciascuna delle quali viene approfondita, ma sicuramente non esaurita.

Esaurire ogni singola area sarebbe una pretesa troppo grande, mentre aprirvi una discussione e offrire su ciascuna contributi, strumenti utili e operativi, è invece già possibile.

Figura 1 – Esposizione grafica del modello HPM

corsi di coaching aziendale modello hpmPotenziale umano e prestazioni umane sono due aree di studio diverse ma strettamente collegate, così come lo sono le fondamenta di un edificio e i suoi piani superiori.

Nessuno costruirebbe, con un minimo di buon senso, un grattacielo su fondamenta instabili. Il lavoro sul potenziale è, come metafora, simile al lavoro di costruzione di fondamenta solide, mentre le performance ci restituiscono un senso di altezza, di quanto in alto possiamo spingerci.

Ognuno di noi sente il bisogno, prima o poi, di sviluppare il suo potenziale, ma anche di accedere a piani esistenziali superiori, ricercare, crescere.

Possiamo soffocare questa pulsione umana naturale, ma è come cercare di non respirare, prima o poi il bisogno viene fuori, ed è bene ascoltarlo.

Il modello HPM analizza l’essere umano come sistema energetico, una sinergia di forze (fisiche e mentali), la cui amplificazione può aumentare il grado di felicità, successo e potenzialità realizzativa.

Questo sistema complesso è composto da sottosistemi, che possono disporre di uno stato di carica variabile, e funzionare bene o male, con gradazioni intermedie di efficienza ed efficacia.

Per analizzare il potenziale globale della persona, non solo sul piano fisico o intellettuale, ma come essere umano nel suo complesso, abbiamo bisogno di localizzare quali sono i micro e macro-distretti su cui si può agire e come questi interagiscono tra di loro.

Dobbiamo anche saper muovere lo zoom di analisi dal micro al macro, dal particolare al generale, e viceversa.

Esponiamo di seguito una breve sintesi di quali sono i contenuti principali delle sei “celle” di lavoro:

 

  • il substrato psicoenergetico e le energie mentali: riguarda le energie psicologiche, le forze motivazionali, lo stato di forma mentale necessario per affrontare sfide, progetti, traguardi (goal) e obiettivi. Si prefigge di analizzare ed intervenire sulle capacità mentali, come concentrazione, lucidità tattica, abilità strategiche, capacità di percezione, utilizzo della memoria, amplificazione sensoriale, sino alle capacità di vivere le passioni, rivedere il nostro modo di essere, riprendere in mano il proprio ruolo nella vita con maggiore assertività, ripensarsi, creare motivazione in sè e nel team, sviluppare coraggio e perseveranza, utilizzare uno stile di pensiero produttivo e positivo;
  • il substrato bioenergetico e le energie fisiche: inquadra la parte biologica dell’essere umano: il corpo e le energie fisiche, lo stato di forma organis­mico e biologico che sorregge le energie individuali; comprende l’analisi delle energie corporee e il funzionamento dell’organismo, come esso possa essere riparato o “potenziato”, gli effetti dello stile di vita e l’approccio olistico al corpo, l’attenzione alle economie locali (di specifici distretti fisici) e alle energie generali;
  • le micro-competenze: i micro-dettagli che danno spessore al potenziale, le micro-abilità psicologiche e psicomotorie che fanno la differenza in una prestazione manageriale o sportiva, le micro abilità-cognitive (di ragionamento), che creano differenza tra un’esecuzione mediocre, media o invece eccellente, le micro-abilità relazionali e comunicazionali da cui dipende un lavoro di qualità;
  • le macro-competenze personali e professionali: i grandi strumenti (competenze, skills, capacità) che compongono il profilo di un ruolo; le traiettorie di cambiamento che subisce lo scenario che ci circonda, come rimanerne coscienti e in pieno controllo; la gamma delle abilità o portfolio di competenze di un individuo o di un team, e come questo deve essere rivisitato, riqualificato, formato, per essere all’altezza degli obiettivi che ognuno di noi si pone e delle sfide che vuole cogliere;
  • goal e progettualità: la strutturazione dello sforzo per qualcosa o contro qualcosa di concreto (un ideale trasformato in progetto); la capacità di sviluppare un obiettivo in azione, il focus di applicazione delle energie e competenze, la loro traduzione in specifici piani operativi e risultati attesi;
  • visione, principi e valori, missione: ideali, principi morali, sogni, aspirazioni, i motori profondi che dirigono le priorità personali, gli ancoraggi di senso e significato che connettono i progetti ad un piano più profondo, le scelte personali, il senso di missione. Riguarda inoltre lo sfondo primordiale di desideri e pulsioni che spingono il nostro fare ed agire, il senso di causa e – non ultimo – il nostro vissuto spirituale ed esistenziale.

 

Ognuno di questi stati o “celle” può avere un certo livello di “carica”, trovarsi “pieno”, “abbondante”, ben coltivato, ben esercitato, o essere invece “scarico”, deprivato, depotenziato, impoverito, o persino trascurato e maltrattato, denutrito, abbandonato.

Al crescere della carica nei diversi sistemi aumenta l’energia complessiva della persona, dei team, e delle organizzazioni da loro composte, con effetti molto tangibili: risultati, prestazioni, capacità di decidere, di incidere e produrre cambiamento positivo. Questi risultati dipendono dallo stato dei diversi sistemi, dalla capacità di coltivarli e nutrirli.

La loro condizione locale e l’interazione tra le diverse “celle” può produrre il massimo del potenziale o presentare sinergie negative, o danni e malfunzionamenti che impediscono all’essere umano di esprimersi.

Le risorse personali e il potenziale individuale possono essere “lette” ma soprattutto amplificate attraverso un lavoro serio sulle sei aree.

Sul piano manageriale e sportivo, nei team e nelle aziende, le implicazioni sono altrettanto evidenti: lo stato di forma mentale e fisico delle persone, la loro carica motivazionale, le loro competenze, la loro progettualità, il loro spessore morale, fanno la differenza tra persone o team spenti, e persone, team o organizzazioni capaci, forti, motivate, piene di energia ed entusiasmo, desiderose di affrontare sfide e dare contributi veri.

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Migliore Coach a Padova – Approfondimenti

Il coaching è la forma di orientamento volta a cambiare le persone in modo positivo, basato su persone sane e sulla convinzione delle possibilità di cambiamento che risiedono nell’interazione permanente tra intuizione e comportamento. [1] La guarigione non è enfaticamente l’obiettivo e la malattia non è il punto di partenza. Il coaching è radicato nella psicologia positiva e non va confuso con il counseling o la terapia , forme di orientamento che mirano a superare blocchi mentali o ristagni psicologici. Tutoraggio e formazione sono concetti correlati, ma non sinonimi . L’insight, come accennato in precedenza, è una forma di apprendimento in cui il coachee diventa più competente nel raggiungimento degli obiettivi prefissati sintetizzando le proprie conoscenze, integrate se necessario con le conoscenze del coach. Insight è una forma di apprendimento che si automatizza quasi istantaneamente.

Migliore Coach a Padova – Approfondimenti – Storia

Il termine deriva dal francese ( coche ). Coach è la parola francese e successivamente (intorno al 1500) inglese per un carro per trasportare persone da un luogo all’altro. Guidare una carrozza si chiamava coaching. Tuttavia, la fonte del verbo “allenare” è trasportare una persona di valore o di valore da dov’era a dove vuole essere. Intorno al 1840, la parola allenatore fu usata per la prima volta all’Università di Oxford, in Inghilterra, per indicare un tutor privato che preparava gli studenti per un esame. Nel 1889 il termine fu menzionato per la prima volta nel mondo dello sport per riferirsi a qualcuno che guidava una squadra di canottaggio. Negli anni ’80, la parola coaching è stata introdotta nel gergo aziendale. Nel 1988 è stato istituito il coaching. L’americano Forbes è poi apparso con un articolo sul Coaching intitolato: Sigmund Freud incontra Henry Ford .

Migliore Coach a Padova – Approfondimenti – Funzionalità

Il coaching è una forma di guida personale basata su un rapporto paritario uno a uno. Il coachee impara, il coach supporta e guida questo processo di apprendimento. Gli obiettivi sono fissati in anticipo all’interno del processo di coaching. L’obiettivo del coaching è aumentare l’efficacia personale e la competenza professionale del coachee. È possibile anche il coaching di gruppo. L’allenatore quindi cerca modelli collettivi nel comportamento e nel pensiero nel gruppo.

Caratteristica di un processo di coaching è che il coach è selezionato dal coachee. Nel processo di coaching, il coach guida e monitora il processo di apprendimento e il cliente viene “istruito”. Il cliente determina l’obiettivo: il coach fa domande, dà consigli e aggiunge conoscenze ove necessario. Il cliente rimane responsabile delle sue decisioni.

Il coaching può essere sostanziale o più orientato al processo. Con il coaching sostanziale, il coach è qualcuno che ha già attraversato un certo processo e che consiglia qualcun altro su questo. A titolo di esempio, si può citare l’ex tennista di punta che consiglia il tennista alle prime armi (top) sulla tecnica e la tattica del gioco del tennis. Un allenatore svolge un ruolo importante nel ridurre l’incertezza e rimuovere la paura del fallimento .

Con il coach orientato al processo, si dovrebbe pensare più a un mental coach che consiglia come affrontare le sconfitte, intimidire gli avversari, con la stampa e che pensa al giusto equilibrio tra vita e lavoro. Qualcuno che ragiona insieme al cliente a distanza e con meno interessi e quindi con più calma.

Il coaching può avere un importante effetto preventivo [2] [3] per disturbi psicologici come depressione , esaurimento o noia . Dopotutto, la stagnazione della competenza e l’ulteriore sviluppo sono considerati importanti fonti di origine di questi reclami. [4]

Migliore Coach a Padova – Approfondimenti – Forme

Esistono molte forme di orientamento che contengono elementi di coaching. Di seguito è riportato un elenco incompleto.

  • Career coaching : si riferisce alla misura in cui un dipendente trova ancora adatto il suo lavoro. Un career coach aiuta un dipendente a farsi un’idea dei suoi valori, interessi e possibilità. Collega questo – insieme al dipendente – a una posizione esistente o futura. Il coaching di carriera è in linea con la gestione delle competenze e lo sviluppo delle competenze e può essere utilizzato anche all’interno della politica del personale di un’organizzazione .
  • Mindfulness coaching : aumenta la consapevolezza e l’accettazione e riduce l’impatto delle emozioni e dei modelli di pensiero. Il coach guida il coachee nel dirigere l’attenzione su ciò che c’è in quel momento. Efficace quando il coachee ha a che fare con emozioni e schemi di pensiero ricorrenti.
  • Il coaching come stile di gestione : il coaching della leadership può aumentare l’impegno dei dipendenti. Con uno stile manageriale di coaching, il manager assicura che i dipendenti si sentano coinvolti nel loro lavoro e nell’organizzazione. I dipendenti si sentono responsabili di un prodotto o di un processo. Possono motivare se stessi, individualmente o come squadra. Il manager non è un capo ma un allenatore di una squadra. Il team stesso è responsabile dei risultati da raggiungere, almeno del come.
  • Coaching provocatorio : presuppone che devi tirare la coda dell’asino se vuoi farlo avanzare, che ridere dei tuoi problemi è un’ottima medicina, che le strade secondarie portano al nucleo e che le persone sono più resilienti di quanto pensi. Ciò rende più difficile per il cliente prendere sul serio le sue convinzioni limitanti e la sua immagine negativa di sé. Difendendosi in modo assertivo contro l’allenatore, il cliente impara a difendersi, a vedersi in modo più realistico ed esprimere affetto e apprezzamento.
  • Coaching in psicosintesi : attiva le capacità creative, che danno al cliente il coraggio di continuare la vita con nuovo slancio. Può essere finalizzato allo sviluppo personale e alla consapevolezza, allo sviluppo professionale o all’ispirazione nella vita e nel lavoro.
  • Coaching biografico : include, oltre alla classica ricerca sui corsi di vita, molti metodi di lavoro creativi e riflessivi, utilizzando diverse forme di espressione, come la scrittura, il disegno, la pittura o il racconto (racconto di storie ) .

Migliore Coach a Padova – Approfondimenti – Vedi anche

Migliore Coach a Padova – Approfondimenti – Fonti, note e /o riferimenti

1.      Leni Wildflower & Diane Brennan, Il manuale del coaching basato sulla conoscenza: dalla teoria alla pratica , cap . 20, ‘The Self-Help and Human Potential Movements’, Wiley, 2011.

2.       https://web.archive.org/web/20150706110951/http://www.trueaimlifecoaching.com/history.htm

3.       http://www.managersonline.nl/nieuws/5815/ Preventive-coaching-loont.html

4.       https://www.thetimes.co.uk/tto/career/article1792702.ece

 

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Formatore e Coach su temi di Sviluppo del Potenziale Personale, Comunicazione Interculturale e Negoziazione Internazionale, Psicologia Umanistica. Senior Expert in HR, Human Factor, Psicologia delle Performance, Comunicazione e Management, Metodologie Attive di Formazione e Coaching.

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