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Un libro per chi si interessa di Psicosintesi.

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Lo psichiatra italiano Roberto Assagioli ha contribuito in prima persona alle tre grandi rivoluzioni che hanno segnato il volto della psicologia contemporanea: la psicoanalisi (Freud, Jung, …), la corrente umanistica (Maslow, Rogers, …) e quella transpersonale (Grof, Wilber, …).

La sua “Psicosintesi” integra creativamente i migliori apporti della psicologia europea con quella americana e quella orientale. Quest’approccio innovativo ha anticipato molti dei temi attualmente tanto in voga: il lavoro sugli stati dell’io e le subpersonalità; le pratiche di disidentificazione e consapevolezza {mindfulness); l’esperienza della nostra essenza più profonda e autentica; lo sviluppo della volontà e del potere personale; l’utilizzo creativo delle tecniche immaginative per attuare le nostre più belle potenzialità; la visione olistica, integrata e interdisciplinare; l’interesse per lo studio scientifico degli stati non ordinari di coscienza (peack experiences) ; l’impiego delle tecniche meditative e la realizzazione del Sé transpersonale.


Approfondimento sulla Psicosintesi come metodo, fonte Wikipedia

Psicosintesi

Da Wikipedia

La psicosintesi è una teoria e prassi psicologica che si è sviluppata dalla psicoanalisi, per evolversi sul versante della Psicologia umanistica ed Esistenziale e su quello della Psicologia transpersonale.

La disciplina è stata concepita dallo psichiatra veneziano Roberto Assagioli (18881974) e può essere quindi considerata, con l’analisi immaginativa di G. Balzarini e l’I.T.P. di L. Rigo, uno dei pochi paradigmi psicoterapeutici sviluppati autonomamente in Italia. Assagioli fu il primo medico psichiatra italiano che si interessò attivamente di psicoanalisi, e la sua tesi di laurea, preparata nel 1907 nell’ospedale psichiatrico Burghölzli a Zurigo (dove operava C.G. Jung, con il quale svilupperà un’amicizia personale) ebbe appunto il titolo La Psicoanalisi. Successivamente, diventerà l’unico italiano membro della Società Freud di Zurigo, ed in seguito sarà socio della Società Psicoanalitica Internazionale. Nel giro di qualche anno però Assagioli iniziò a discostarsi dal pensiero freudiano, ritenuto da lui troppo riduttivo e rigido rispetto all’ampiezza ed alla complessità della psiche umana.

La novità, nell’approccio psicosintetico, consiste nello sviluppo dell’idea che già aveva costituito motivo di contrasto tra Freud e Jung, secondo la quale, nella «cura dell’anima», alla fase analitica, deve seguire una fase sintetica, cioè più attiva e orientata alla scoperta della volontà personale. Così come vi sono molte correnti psicoanalitiche, possono allo stesso modo coesistere diverse correnti psicosintetiche, dal momento che, come afferma lo stesso Assagioli, “non esiste ortodossia in Psicosintesi e nessuno, a partire da me stesso, può proclamarsene il vero o autentico rappresentante”. Pertanto, in senso più ampio, «psicosintesi» può essere definito ogni atteggiamento orientato verso integrazioni e sintesi sempre più vaste, atteggiamento che si prenda a cuore l’uomo nella sua interezza e nella sua unicità, fino alla realizzazione della sua dimensione spirituale (o transpersonale). Per questo motivo, Assagioli arriva ad affermare che “la Psicosintesi non può essere rappresentata all’esterno da nessuna organizzazione” [1] e in questo dimostra la sua levatura di ricercatore libero, al di là di ogni settarismo e identificazione con questa o quella chiesa, anche se laica.

 

Temi principali

La Psicosintesi è stata sviluppata da Assagioli in Italia fin dagli inizi del Novecento (con il nome di Psicagogia), e successivamente è stata diffusa negli Stati Uniti fino ad essere attualmente conosciuta e praticata in tutto il mondo. Tenendo fede al suo spirito improntato al dialogo e all’unificazione, la Psicosintesi accoglie istanze e contributi di molte e disparate correnti psicologiche, integrandole però nella sua specifica visione dell’essere umano.

La concezione integrale dell’essere umano tipica della Psicosintesi, la costituisce soprattutto come un metodo di autorealizzazione, teso alla pienezza delle sue quattro dimensioni: fisica, emotiva, mentale e spirituale.

I temi basilari del pensiero psicosintetico sono: le subpersonalità, l’integrazione della personalità attorno ad un centro unificatore, l’io personale, la volontà (buona, forte, abile), le funzioni psichiche, il modello ideale, la disidentificazione, la trasmutazione delle energie, la sintesi, lo sviluppo delle qualità superiori, l’espansione della coscienza, la meditazione, il supercosciente e il Sé transpersonale. La Psicosintesi opera nei seguenti campi: psicoterapia, integrazione personale e realizzazione delle proprie potenzialità, educazione, rapporti interpersonali e sociali.

Il modello della struttura della psiche umana proposto da Assagioli può essere rappresentato, molto brevemente, con una figura ovoidale: all’interno si trovano l’inconscio nelle sue diverse componenti (inconscio inferiore, medio e superiore), un nucleo centrale corrispondente al campo della coscienza con al centro l’Io. All’esterno dell’uovo si trova l’inconscio collettivo. L’Io non è altro che il riflesso del . Il Sé è raffigurato sulla sommità dell’ovoide, quindi esso trascende l’individualità della psiche. È transpersonale, rappresenta quella dimensione trascendente che ogni essere umano possiede dentro di sé. Il funzionamento della psiche umana può invece essere rappresentato con un diagramma a forma di stella, che raffigura le funzioni dell’Io. Tali funzioni sono: sensazione, istinto, emozione, pensiero, immaginazione e intuizione. La psiche funziona in modo armonico se le funzioni dell’Io sono in equilibrio tra di loro.

La caratteristica fondamentale della psicosintesi è di comprendere nella propria prassi anche lo sviluppo spirituale della persona, inteso quindi come possibilità di integrare armonicamente diverse dimensioni della psiche, un processo già presente nella psicologia di Jung e noto come individuazione. In particolare per Assagioli è essenziale, nel processo di sviluppo spirituale, entrare in contatto con il Sé transpersonale. Esiste quindi un percorso di psicosintesi personale, che riguarda l’integrazione e l’armonizzazione delle varie funzioni psichiche, ed un percorso di psicosintesi transpersonale, che permette all’uomo di accedere a dimensioni più elevate della psiche. In senso psicoterapeutico è possibile pertanto parlare di una psicoterapia a livello dell’Io, e di una a livello del Sé.

Psicologia Marziale. La preparazione psicologica prima di una gara, negli sport da ring, nelle forme marziali (e …per la vita)

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© articolo Di Daniele Trevisani – Fulbright Scholar, Formatore, Coach, Counselor d’Impresa, Maestro 9° Dan Sistema Daoshi,

Conoscere e gestire l’attivazione psicologica generata da una gara, distinguere l’attivazione positiva da quella negativa, e dirigerla verso i canali giusti. Vale per il ring. Vale per la vita. Valer in ogni campo.

Estratti con modifiche dell’autore, dal libro Il Potenziale Umano

Che si tratti di arti marziali o sport da ring, di azienda o famiglia, prima e durante una situazione cui attribuisci un significato personale forte, tutti vivono stati emotivi alterati. Si tratta di una forma di “attivazione” psicologica, a volte piena di tranelli che dobbiamo conoscere.

L’attivazione può prendere due strade:

  • Attivazione positiva: vivere l’evento nei suoi lati più belli, sentendone soprattutto i lati positivi, il piacere dell’esperienza, il gusto della passione e dell’azione, il fluire delle propri energie vitali.
  • Attivazione negativa: l’evento si carica di ansia, tensione, distrugge le energie mentali, rende la persona incapace di esprimere liberamente se stessa, le sue potenzialità, e annienta di colpo tutta la sua preparazione.

Per tantissimi motivi, i praticanti nelle società occidentali vivono soprattutto nel secondo stato. Nessuno insegna veramente loro cosa fare, al di là del dare consigli derivanti dal buon senso. Un buon punto di partenza è iniziare a esaminare le credenze potenzianti e le credenze depotenzianti che si generano prima di una gara.

Le credenze potenzianti sottostanti l’attivazione positiva sono:

  • non ho bisogno di dimostrare niente a nessuno, che vinca o che perda il mio valore viene dal mio essere, dal mio allenamento, e non dal mio piazzamento
  • chi ha detto che non posso sbagliare? Faccio del mio meglio, ma io posso sbagliare come ogni essere umano
  • non devo far contenti gli altri, ma cercare le emozioni positive che questo evento può darmi
  • si vive una volta sola, e questa giornata è un inno alla vita, da gustare e gioire come tale.

Le credenze de-potenzianti che generano attivazione negativa sono:

  • devo assolutamente dimostrare che valgo
  • non posso permettermi di sbagliare, devo essere teso al massimo
  • gli altri saranno delusi se sbaglio e non posso deluderli
  • da questa giornata dipende tutto.

Vi sono tecniche applicabili per aumentare le energie positive nel pre-gara. Ne citiamo una che tutti possono praticare.

Esercizio di visualizzazione (visual imagery) pre-gara

La tecnica consiste nella visualizzazione positiva: ogni giorno (per circa 20 giorni), per 30 minuti, occorre creare uno “spazio mentale vuoto” nel quale ricercare la condizione migliore. Se ci alleniamo ogni giorno per il corpo, lo stesso dobbiamo fare per la mente.

Occorre distendersi su un divano, o su un letto con doppio cuscino (non spiegherò in dettaglio tutti i motivi di questi accorgimenti, che hanno motivi tecnico-fisiologici complessi).

Occorre inoltre coprirsi e non avere luci forti sugli occhi. L’esercizio di visualizzazione va svolto ad occhi chiusi. Occorre inoltre una musica di sottofondo rilassante (es, musiche Reiki, o altre musiche sinfoniche, orientali, o classiche, niente di “agitato”).

  1. Nella prima fase occorre concentrarsi solo sul respiro, respirare lentamente e profondamente, senza troppo sforzo.
  2. Nella seconda fase (derivante dal Training Autogeno) si avvia la pratica delle ripetizioni mentali: occorre ripetere mentalmente e molto lentamente la frase “il mio corpo è pesante (5 volte), e io sono calmo, tranquillo, sereno. Il mio corpo è pesante, e io sto bene”. Vi sono numerose varianti a queste frasi, ma l’essenziale è che siano frasi positive, sul “sentirsi bene” nel presente e non nel futuro (evitare di dire, ad esempio, “ed io starò bene”, ma dire “e io sto bene”).
  3. Fase di visualizzazione positiva: vedersi mentalmente mentre ci si prepara negli spogliatoi, mentre si viaggia verso la destinazione, mentre ci si riscalda, mentre si combatte, e vedersi in tutte queste fasi esattamente come dovremmo essere: felici, rilassati, appagati di quello che stiamo facendo senza nessuna ossessione per il risultato, ma solo sentire il piacere di quello che stiamo vivendo.
  4. Vedersi nel combattimento o in azione, vedere i colpi fluire, vedersi padroni del proprio corpo e della situazione, vedersi al meglio di come possiamo essere. Nelle forme, vedersi muovere esattamente come vorremmo, vedere il proprio corpo che fluisce nel movimento, alternando velocità e rallentamento, pienamente padroni.
  5. Fase di visualizzazione negativa: vedersi mentalmente mentre ci si prepara negli spogliatoi in modo agitato e teso, con movimenti bruschi, osservarsi mentre si viaggia verso la destinazione, mentre ci si riscalda tesi e nervosi, mentre si combatte incapaci di fare quello che sappiamo fare, e vedersi in tutte queste fasi esattamente come non vorremmo essere: tesi, ossessionati per il risultato, agitati. Nel combattimento, vedere i colpi che non partono, vedersi incapaci di parare e schivare, vedersi poco padroni del proprio corpo e della situazione. Nelle forme, vedersi sgraziati, vedersi scivolare o sbagliare.
  6. Ritorno alla visualizzazione positiva: ripetere la fase di visualizzazione positiva.
  7. Fase di meditazione o “raffreddamento”: fermare i pensieri consapevoli, immaginare un luogo della natura che amiamo, lasciare che la mente vaghi, lasciare che i pensieri vadano e vengano, lasciare che i pensieri si susseguano liberamente, sino ad arrivare ad un sentimento di rilassamento (in genere, arriva dopo alcune sessioni).
  8. Fase di ripresa: muovere lentamente mani e piedi, stirarsi ad occhi chiusi, rialzarsi lentamente, stirarsi ancora, riprendere a muoversi lentamente, alzarsi lentamente dopo essersi stirati.

Questa sequenza è la prima che insegno svolgere nei miei corsi di training e coaching agonistico. Ve ne sono molte altre che non possono essere descritte perche prevedono azioni fisiche che pratico sulla persona – compressioni, trazioni, e altre tecniche derivanti dalla psicologia organismica – che non possono essere facilmente descritte ma vanno provate su di sé per essere capite.

Capire e dominare la tensione psicologica pre-gara

Al di la della tecnica che useremo, dobbiamo capire però la radice del problema: la generazione dell’ansia e la sua gestione.

L’ansia, uno dei mali più drammatici della società contemporanea, è stret­tamente correlata allo stress.

L’ansia è – nella nostra visione – il prodotto di un incremento di attivazione mentale (arousal) mixato ad emozioni negative (paura, angoscia, timore, apprensione). La sola attivazione mentale, di per se positiva, acquisisce nell’ansia sfumature negative e innesca un dialogo interiore tutto centrato sugli eventi negativi, producendo un “sequestro emotivo” della persona.

L’ansia può essere uno stato permanente o prodursi in relazione ad alcuni eventi scatenanti o trigger (eventi che l’individuo vede come problematici, es, parlare in pubblico, stare in situazioni pubbliche, o prendere un aereo, una galleria, o in ambiti sociali e nella vita di relazione).

Alcuni autori erroneamente espongono il concetto di “ansia positiva”, intesa come fonte di energie. In realtà è corretto trattare come fenomeno ipoteticamente positivo unicamente l’arousal (aumento dell’attivazione mentale), mentre l’ansia – espressa come un correlato tra attivazione ed emozioni negative – porta con sé numerosi rischi dal punto di vista psicoenergetico.

Si distingue nella letteratura tra:

  • ansia di stato (collegata ed eventi specifici, es., prendere l’ascensore), e
  • ansia di tratto (componente ansiosa più permanente, insita nella personalità dell’individuo, con componenti che possono essere sia di derivazione genetica che apprese durante la vita).

Il training psicoenergetico adeguato consiste in diverse linee di attacco:

  • eliminare l’arousal connesso agli eventi scatenanti o trigger, tramite tecniche di rilassamento, refraiming cognitivo o ristrutturazione cognitiva; eliminare l’ansia situazionale nei contesti precisi in cui si presenta (es., prima di una lezione, prima di un discorso pubblico);
  • associare gli eventi scatenanti o trigger ad emozioni positive, con una ristrutturazione cognitiva profonda, es. trasformare l’ansia da lezione in gioia per l’essere protagonista di una relazione d’aiuto, gioia del dare e dell’aiutare il prossimo a capire o a crescere; questo richiede smontare la componente competitiva insita nella prestazione didattica (io contro loro) e sostituirla con la componente della relazione di aiuto (io per loro);
  • affrontare la componente ansiosa della personalità e quella appresa (ansia di tratto). Questo può richiedere di andare alla ricerca del disagio trans-generazionale (assorbimento di ansia dai genitori e altri referenti importanti nel passato della persona) e degli schemi mentali appresi che la producono e mantengono in vita. Quando sono stati appresi? Da chi? Come rimangono attivi? Quali relazioni personali e culturali la mantengono elevata? Quali abitudini dobbiamo sradicare? Quali inserire? Un lavoro profondo richiede anche la ricerca dei messaggi genitoriali o sociali assimilati che la alimentano (es.: devi riuscire a qualsiasi costo), delle credenze disfunzionali che vivono nella mente dell’individuo, e come virus mentali la danneggiano, dei prototipi cognitivi personali (relazioni tra valori, credenze, atteggiamenti) che la nutrono (es.: devi sempre essere perfetto altrimenti non vali).

Principi del Potenziale Umano, n.4  – Ansia ed energie mentali

Le energie mentali diminuiscono o si esauriscono quando:

  • si innesca nell’individuo attivazione (arousal) associata ad emozioni negative, rispetto a compiti, situazioni, aspetti della vita o dell’esperienza;
  • l’individuo possiede una componente elevata di ansia di tratto (ansia caratteriale) assimilata durante la crescita o alimentata da prototipi di pensiero e credenze disfunzionali,da modelli di pensiero assorbiti dai genitori o dalla società non localizzati e schermati;
  • l’individuo subisce ansia situazionale, e non pratica attività di riduzione localizzata tramite tecniche di rilassamento o altre forme di training;
  • l’individuo non affronta il fenomeno della propria ansia di derivazione trans-generazionale (trasmissione del disagio psichico) in modo sistematico;
  • l’individuo non ricerca ed affronta i propri prototipi cognitivi disfunzionali (sistemi di pensiero) produttori di ansia e gli stili di vita che la alimentano.

Le energie mentali aumentano quando:

  • l’attivazione (arousal) per azioni o eventi viene ripulita dalle componenti emotive negative;
  • l’individuo riesce a localizzare e ridurre l’ansia di stato (ansia legata a task specifici e situazioni specifiche);
  • vengono svolti con successo interventi di riduzione dell’ansia di tratto (elemento ansioso della personalità, ansia caratteriale);
  • vengono localizzati e riconfigurati i prototipi di pensiero che alimentano l’ansia e il disagio psichico, anche di fonte traumatica, transgenerazionale o culturale;
  • vengono praticate attività costanti e programmatiche di riduzione dell’ansia, con un programma specifico seguito professionalmente, volto anche alla rivisitazione dello stile di vita.

Dott. Daniele Trevisani, elaborato dall’autore dal libro Il Potenziale Umano, Franco Angeli editore, Milano

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Note sull’autore:

dott. Daniele Trevisani (www.danieletrevisani.com), Fulbright Scholar, consulente in formazione aziendale e coaching (www.studiotrevisani.it) insignito dal Governo USA del premio Fulbright per gli studi sulla Comunicazione nel 1990, è Master of Arts in Mass Communication alla University of Florida e tra i principali esperti mondiali in Sviluppo del Potenziale Umano.

In campo marziale e sportivo, è preparatore certificato Federazione Italiana Fitness, praticante di oltre 10 diverse discipline, Maestro di Kickboxing, Sensei 8° Dan Sistema DaoShi® Bushido – formatore di atleti e istruttori di Muay Thai, MMA, Kickboxing, Karate  (Kumite), Taekwondo, Full Contact, Sanda, K1, Autodifesa. E’ stato agonista negli USA nei trofei di Karate Open Interstile e campione universitario USA alla University of Florida.

Formatore e ricercatore in Psicologia e Potenziale Umano. Laureato in Dams-Comunicazione, è inoltre specializzato in Psicometria all’Università di Padova.

Ha realizzato docenze in oltre 10 Università Italiane ed estere, ed è il tra i principali formatori italiani nella formazione risorse umane, formazione formatori, coaching, formazione di manager, di istruttori e trainer.

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Chi è interessato a riprodurre o citare l’articolo deve chiederne autorizzazione scritta all’autore, via email. L’indirizzo di email è visibiile sul sito www.studiotrevisani.it – Non sono ammesse modifiche al testo.

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Si agisce quindi poi per “riparare”, e a volte è tardi. Oppure si viene ascoltati non quanto “persone” ma in quanto e unicamente possibile “cliente” e non viene prestata attenzione agli aspetti emotivi, relazionali, empatici che invece caratterizzano il vissuto che permea una persona che si rivolge ad un legale. Ma esiste una alternativa.

La professione del Legal Counselor sviluppata da Studio Trevisani e Associati richiede la compresenza di competenze di natura legale, di tipo civile, penale, commerciale, a seconda del settore di intervento, unite a doti di empatia e competenze in area psicologica.

Questo permette di “stare vicino” alle dinamiche del cliente e prevenire il 90% delle criticità che possono avvenire.

In sintesi, il Legal Counselor è una nuova professione che associa le competenze di un avvocato (competenze legali) a quelle di un coach e counselor (competenze psicologiche e umanistiche).

Due diverse tipologie:

  • Coach Legale d’Impresa
  • Counselor legale personale

Ciascuna di queste tipologie svolge la funzione di “Angelo Custode” del proprio cliente, non solo in “tempi di guerra” ma anche e soprattutto nella preparazione di azioni. Ad esempio, è molto meglio avere qualcuno che ti dia suggerimenti su come impostare una startup non solo dal punto di vista di un commercialista ma anche da quello di un legale, piuttosto che dovervi ricorrere dopo. Sul lavoro, è molto meglio affrontare una questione con un suggerimento legale quando la questione è ancora affrontabile, piuttosto che arrivare in tribunale.

Il Legal Coach e Legal Counselor devono e possono arrivare a seguire e difendere il proprio cliente anche in Tribunale, se necessario, con i requisiti di legge che questo prevede.

  • La persona o il team (Counseling Team) ha competenze per dare suggerimenti sia in campo legale che psicologico e relazionale, e soprattutto ti sta vicina nel momento del bisogno, sia nelle urgenze, nelle situazioni gravi e critiche di valenza penale o semplicemente di vita,  e soprattutto ancora prima che la situazioni possano degenerare.
  • Ha forti componenti e capacità di valutazione del quadro psicologico e di relazione e si avvale di specialisti in psicologia, fattore umano, scienze umane, diritto civile, commerciale, tributario, sino al diritto penale.

Consulenza legale per le aziende

  • Analisi preventiva dei fattori di rischio legale
  • Rischi legati alla sicurezza, analisi del rispetto delle normative sulla sicurezza
  • Cause e investigazioni per licenziamenti per giusta causa
  • Assunzioni. Analisi preventiva della condizione giuridica personale e investigazioni sulla realtà delle informazioni fornite.
  • Consulenza tributaria: supporto preventivo all’azione tributaria, un aiuto per identificare la condizione reale, realizzare le mosse giuste ed evitare passi sbagliati quando sottoposti ad accertamenti, visite ispettive, richieste di informazioni
  • Consulenza tributaria preventiva: valutazione con supporto di commercialisti di fiducia, rispetto allo stato della condizione economica, legale e finanziaria, affinchè possano essere intraprese le azioni correttive necessarie
  • Verifica della legalità del comportamento dei dipendenti
  • Verifica della legalità dei comportamenti di leader, dirigenti, superiori
  • Verifica della applicabilità di specifiche leggi a situazioni lavorative (es, mobbing, stalking)
  • Consulenza legale per il passaggio generazionale

Startup

  • Analisi delle modalità migliori dal punto di vista legale per le startup

Consulenza per il lavoro

  • Leadership e Ruoli. Sviluppo di Job Profiles aventi valore legale
  • Verifica legale della connessione tra quote fisse e variabili legate ai risultati
  • Controperizie e perizie di parte
  • Gestione del contenzioso con datori di lavoro o tra datore di lavoro e collaboratore

Assessment psicologico, test psicologici a valore legale, verifica legale di test picologici, verifica della congruità per il ruolo

  • Assessment psicologico. Sviluppo di profili psicologici, test psicologici e valutazioni psicologiche aventi valore legale
  • Test scientifici e legali di verifica della idoneità a ricoprire specifici ruoli, con attestato legale
  • Verifica di validità e affidabilità di metodologie utilizzate per fare valutazioni psicologiche con valore legale
  • Verifica della idoneità psicologica e attitudinale a ricoprire un ruolo

Intelligence e Business Intelligence Industriale

  • Analisi Humint – Human Intelligence, raccolta di dati da fonte umana
  • Analisi OSINT – Open Source Intelligence. Analisi di dati da fonti aperte
  • Analisi SIGINT. Signal intelligence. Connessione con apparati elettronici
  • Controspionaggio industriale
  • Analisi di persone e ambienti con rilevatore professionale di microspie e microcamere occultate

Servizi per la Selezione e per Società di recruiting

  • Analisi di validità e autenticità delle informazioni fornite dai candidati nella short-list e di persone di alto profilo che si intendono assumere, CEO, CFO, CIO, manager, amministratore delegato, vicepresidenti, direttori
  • Verifiche sui C-Level  – Chief e VP(comportamenti)
  • Networking Professionale. Verifica delle reti di relazioni dei candidati per posizioni di alto profilo
  • Investigazioni sui candidati di alto profilo

Consulenza alle persone

  • Accompagnamento in situazioni difficili
  • Soprusi psicologici e mobbing
  • Violenze fisiche e psicologiche
  • Investigazione legale e pre-legale
  • Verifica delle identità reali delle persone con cui si è in contatto nei social-network
  • Network analysis: verifica delle reti di relazioni interpersonali (chi conosce chi, chi è in contatto con chi)

Street Angels e Life Angels

  • Accompagnamento fisico da parte di un legale o persona designata durante incontri con persone o in luoghi pubblici
  • Accompagnamento con esperti in Sicurezza in viaggi e movimenti personali o lavorativi, personali, di familiari, di minori
  • Pick & Deliver. Accompagnamento door to door (es, discoteca, amici) con sorveglianza, protezione personale, possibilità di affiancamento di un team di sicurezza, e “consegna a casa” del soggetto
  • Accompagnamento della persona da parte di un Team di Sicurezza
  • Search & Rescue: ricerca di persone con dispositivi elettronici

Sicurezza Minori e Sicurezza Famigliari

  • Personal Tracking: sapere dove esattamente si trova una persona, un’auto, un oggetto, tramite dispositivi elettronici
  • Safe Zone: identificazione di un perimetro di prossimità e allarme sul cellulare quando questo recinto viene superato (es, se il minore esce da un determinato territorio geografico=
  • GeoFencing: sviluppo di “reti invisibili” passate le quali (in ingresso o in uscita) scattano allarmi sul cellulare personale o su pc o viene registrato un log email

Whitelisting e Blacklisting

  • Whitelisting (inclusione di persone di reputazione e fiducia verificate) nella propria rete di relazioni, nella lista di riceventi email, rubriche e altri sedi di relazione
  • Blacklisting (esclusione, allontanamento, rimozione) di persone dalla propria vita professionale, dai propri contatti, dai propri pc e cellulari, e dalla propria vita in generale

Turismo, Ricettività, Hotel, Strutture Turistiche

  • Consulenza legale per le strutture turistiche
  • Consulenza legale in caso di infortunio in località turistiche
  • Consuenza legale in caso di furti, smarrimenti, atti vandalico
  • Verifiche aventi valore legale per la sicurezza turistica e dei clienti
  • Visite ed escursioni, dove andare e dove non andare, verifica legale legata a rischi da escursioni
  • Grado di rischio in specifiche località e zone
  • Dichiarazioni e liberatorie da parte dei turisti ed escursionisti

Supporti elettronici e investigazione

  • Videosoerveglianza legale
  • Audiosorveglianza
  • Computer surveillance
  • Phone Surveillance
  • Email surveillance

Copyright Dr. Daniele Trevisani www.danieletrevisani.com

Per avere un consulto preliminare da parte di un Legal Counselor certificato da Studio Trevisani, compilare il seguente form

[contact-form][contact-field label=’Name/nome’ type=’name’ required=’1’/][contact-field label=’Cognome/Surname’ type=’text’ required=’1’/][contact-field label=’Cellulare /Mobile’ type=’text’ required=’1’/][contact-field label=’Email’ type=’email’ required=’1’/][contact-field label=’Professione /Role’ type=’text’ required=’1’/][contact-field label=’Azienda’ type=’text’/][contact-field label=’Comment’ type=’textarea’ required=’1’/][/contact-form]

Capitolo in omaggio dal volume Self Power: Psicologia della Motivazione e delle Performance, di Daniele Trevisani, dedicato al tema fondamentale che porta le persone e i team ad una condizione speciale, in cui si generano alte performance e allo stesso tempo benessere e piacere: Il “Flusso” (flow) e la “Zona”: incroci di emozioni e stati d’animo in cui tutto sembra fluire.

  • Capitolo Scaricabile (clic sul titolo successivo)

Self-Power. Psicologia della Motivazione e Performance – cap 9 – Flow, il Flusso

copertina e quarta self power

Ogni rischio, incidente, persino malattia, ha radici nel fattore umano, come tale può essere analizzato e prevenuto, in particolare attivando:

  • barriere proattive
  • barriere reattive

barriere reattive e proattive contro il rischio

Le aziende si sono specializzate nelle barriere reattive. Spegnere il fuoco quando è divampato. Larga parte della psicologia si occupa di aiutare persona diventata troppo stressata, anzichè fare in modo che non lo diventi. La medicina occidentale si occupa di curare una persona che si è ammalata anzichè fare in modo che non si ammali. Le aziende fanno corsi di formazione quando succede qualche “casino” anzichè curare le persone ogni settimana e mese. E’ ora di cambiare strada. Non possiamo più aspettare altri morti, altri incidenti, altro dolore, altra malattia inutile, quando tutto questo si può e si deve evitare. Dallo Shuttle alla Concordia fino all’aereo Lufthansa, quanti altri esempi servono?

www.danieletrevisani.com

persone che lavoranosegnali di attenzionepersone che lavorano

Articolo Copyright. Estratto dal volume Psicologia di marketing e comunicazione, di Daniele Trevisani – www.studiotrevisani.it – www.danieletrevisani.com

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Le ricerche hanno evidenziato che le persone non hanno la capacità di cogliere istantaneamente tutti i punti di una scena o di un’immagine, ma seguono, con tempi più o meno lunghi, dei precisi percorsi di fruizione. Ad esempio, una scena visiva verrà analizzata secondo percorsi dominati da segnali di attenzione e altri meccanismi psichici, e non scansionata come da uno scanner – dall’alto al basso, da destra a sinistra o viceversa.

I percorsi possono venire studiati e riprodotti, come evidenziato da Yarbus (1967), che ha sottoposto a scansione i punti di osservazione di un dipinto, ricavandone i percorsi visivi.

Inoltre, ciò che è emerso dagli studi, è che i percorsi di scansione variano a seconda del compito specifico richiesto al fruitore. I percorsi oculari saranno diversi se si chiede all’osservatore di cercare di individuare la possibile tipologia di stanza nella quale avviene la scena (casa, o albergo) o ancora se si chiede di definire cosa stia succedendo nella scena nei rapporti tra le persone (litigio, amicizia, tradimento, ecc.).

Le ricerche illustrano che l’umore dei soggetti modifica radicalmente l’interpretazione dell’immagine. In un esperimento di Leuba e Lucas (1945) veniva mostrata la stessa immagine (una scena di persone sedute su un prato mentre ascoltano la radio) a soggetti nei quali era stato creato, tramite ipnosi, un diverso grado di umore. I soggetti indotti in stato di happy mood (felicità) interpretavano in essa un paesaggio con persone che chiacchieravano piacevolmente; i soggetti in stato di critical mood (critica) vi vedevano persone che stavano “rovinando i propri pantaloni sedendosi su un prato”, i soggetti in anxious mood (ansietà) vedevano nella stessa “persone in apprensione”.

Rimanendo in tema di scansione visiva, il procedimento di scansione può essere applicato ad una fotografia, ad un quadro, o alla percezione visiva di un prodotto. Se potessimo seguire i nostri movimenti oculari mentre osserviamo un’immagine, saremmo sorpresi nel notare che i nostri occhi non si muovono lentamente o continuamente, sul piano dell’immagine, ma agiscono freneticamente.

Per notare questo fenomeno, è sufficiente osservare un amico mentre visualizza una fotografia o disegno. Potremo notare il soggetto effettuare una serie di fissazioni (nelle quali l’occhio si blocca per frazioni di secondo) e saccate (movimenti balistici veloci).

Alcune zone del campo visivo subiscono numerose fissazioni (zone ad alta concentrazione), mentre altre vengono praticamente ignorate.

La ragione per la quale dobbiamo muovere gli occhi è che il potere di elaborazione reale dell’occhio è contenuto in una regione minuscola della retina chiamata fovea. È qui che vengono processati i colori e i dettagli.

Solo una piccola parte di tutta l’informazione disponibile viene percepita direttamente dalla fovea. Perciò, per vedere l’intera scena, dobbiamo dirigere gli occhi scansionando diverse sue porzioni.

Perché si seguano certi punti della scena e non altri, non è ancora ben determinato. I misteri della percezione non sono stati ancora del tutto svelati. Come evidenzia il centro di ricerca IPL:

Come il nostro sistema di percezione visiva crei un’esperienza visiva ricca e continua partendo da una sequenza di fissazioni e saccate è una delle questioni più intriganti e affascinanti oggi nella psicologia cognitiva visuale.

Ma cosa accade durante la scansione? Il processo principale è costituito dal fatto che si attivano filtri attentivi, i quali attuano una scansione costante per valutare se vi siano elementi che meritano di essere posti al centro della fovea.

Tra gli elementi che danno luogo a questo spostamento di attenzione vi sono in particolare i movimenti non attesi nel contesto in cui ci si trova. Se ad esempio durante la lettura di un libro si coglie un movimento laterale, un oggetto o un’ombra che si muove, l’attenzione si sposta per scansionare quel movimento, alla ricerca di segnali che ci indichino che si può stare tranquilli e possiamo continuare a leggere, o che piuttosto dobbiamo iniziare a preoccuparci.

Studi etnometodologici in corso da parte dell’autore evidenziano che tra le prime attività di scansione sociale messe in atto all’ingresso di un certo ambiente (un bar, un ascensore, un’aula didattica), vi è la ricerca inconscia dei possibili segnali di pericolo (danger cues), riguardante diverse possibili fonti (persone pericolose, ambienti, vie di fuga, spazi disponibili) seguita dalla ricerca di facce note, osservazione dei personaggi e delle situazioni sociali che stanno accadendo (social scan).

Lo stesso avviene in termini di scansione dei prodotti/servizi: i clienti annotano possibili fonti di pericolo nel prodotto (es: un elemento spigoloso e appuntito in un gioco per bambini) e negli ambienti (es: personaggi loschi all’ingresso di un bar) e da questo derivano le azioni da compiere (acquistare o non acquistare, entrare o non entrare, stare allerta o rilassarsi).

Il tutto avviene – in condizioni normali – al di fuori della sfera della consapevolezza, tranne che per individui addestrati professionalmente, ad esempio bodyguard, security, forze dell’ordine.

Oltre alla ricerca di fonti di pericolo, il prodotto viene scansionato alla ricerca di segnali interessanti, di elementi evocativi, che si collegano prevalentemente all’inconscio (es: forme anatomiche e sessuali).

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Articolo Copyright. Estratto dal volume Psicologia di marketing e comunicazione, di Daniele Trevisani – www.studiotrevisani.it – www.danieletrevisani.com

Nasce una collaborazione tra Sudio Trevisani e Happily, Rivista di Psicologia Positiva.

Lo scopo? Diffondere pensieri positivi, messaggi e stimoli di riflessione, e coinvolgere gli utenti del portale nella conoscenza dei contenuti innovativi di uno dei più prolifici scrittori italiani sul tema, Daniele Trevisani, autore di 9 volumi e molti altri in lavorazione, 4 dei quali dedicati alla Psicologia Positiva nelle sue varie sfumature.

Tra i temi selezionati, il tema della psicologia delle performance, il potenziale pesonale, il benessere, il coaching, la formazione la crescita personale, oltre ad anteprime sulle pubblicazioni future.

In particolare la collaborazione porta alla pubblicazione di articoli in parte inediti, o con commenti dell’autore dedicati, su brani pubblicati in alcuni volumi speciali:

 

Link ai contenuti del volume Regie di Cambiamento. Approcci integrati alle risorse umane, allo sviluppo personale e organizzativo, e al coaching Link ai contenuti del volume Il Potenziale Umano: Metodi e tecniche di coaching e training per lo sviluppo delle performance

Regie di Cambiamento

Approcci integrati alle risorse umane, allo sviluppo personale e organizzativo, e al coaching. Franco Angeli editore, Milano, 2007. (240 pag.)

Il Potenziale Umano

Metodi e tecniche di coaching e training per lo sviluppo delle performance Franco Angeli editore, Milano, 2009. (240 pag.)

Personal Energy

Una mappa per potenziare le Energie Mentali Franco Angeli editore, Milano, 2013. (100 pag.)

Self-Power

Psicologia della motivazione e della performance Franco Angeli editore, Milano, 2014. (176 pag.)

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