Ci si chiede spesso perchè le industrie orientali siano in una costante progressione, di mercato e di qualità. Conviene analizzare la cultura che le contraddistingue, e prendiamo come esempio culturale il Giappone, e il processo di Kaizen o miglioramento continuo
(materiale seguente elaborato da Wikipedia)
Il Kaizen è un processo quotidiano il cui scopo è il miglioramento dell’efficienza produttiva soprattutto attraverso la umanizzazione del posto di lavoro:
- Disegnando la linea produttiva ed i processi ad essa collegati seguendo le esigenze del Lavoratore;
- La progressiva eliminazione del lavoro pesante e/o ripetitivo (“muri“) con ampio ricorso a processi automatizzati;
- La formazione continua del personale attraverso processi di riqualificazione tecnologica e stages di apprendimento dedicati;
- L’addestramento del personale all’utilizzo del metodo scientifico per trovare ed eliminare gli sprechi (“muda“);
- Il coinvolgimento e l’identificazione del personale con la Vision aziendale.
Secondo l’approccio Kaizen, l’umanizzazione del posto di lavoro, ad ogni livello e coinvolgendo qualunque processo aziendale, comporta un aumento della produttività: “’’l’idea è quella di nutrire le risorse umane dell’azienda elogiandole ed incoraggiandole alla partecipazione delle attività legate alla Qualità’’”[34].
Il personale dell’Organizzazione, dal C.E.O. fino all’addetto alle pulizie, tanto quanto tutti gli stakeholders (per i processi ad essi dedicati), è tutto inderogabilmente coinvolto nel processo di miglioramento e nella gestione della Qualità.
Presupposti necessari (per altro non sufficienti) al coinvolgimento totale dei singoli alla realizzazione degli scopi dell’Organizzazione sono:
- La costruzione dei processi aziendali attraverso il massiccio ricorso al Team Work;
- La trasformazione del management aziendale da Controller a Team Leader con spostamento del recruitment[35] verso soggetti capaci di leadership carismatica[36] e di coaching;
- Il potenziamento dei momenti di ascolto e dei canali comunicativi tanto interni quanto esterni (reporting, auditing, monitoring, B2B relationship, stakeholders embedding, customer relationship management, etc.);
- L’implementazione di riunioni periodiche dedicate al miglioramento (Kaizen Events) che non si limitano alla cosiddetta Management Review prevista dalla EN ISO 9001 ma che avvengono settimanalmente a livello di team[37];
- La gestione del cambiamento (Change Management) attraverso delle sessioni dedicate (Blitz Kaizen) affidate al Quality Manager che ne cura la preparazione, la gestione e le attività di follow-up in veste di facilitatore.
La ingegnerizzazione del posto di lavoro sul modello Kaizen può essere descritta con 5 idiomi Giapponesi tutti traducibili in inglese con altrettante parole che iniziano per esse (“5S”):
- Seiri (Ordine) comporta l’eliminazione del superfluo (strumenti di lavoro inutili, istruzioni operative non necessarie, cartellonistica inessenziale, etc.), classificazione dell’essenziale in ordini di priorità (sulla base dei cicli di utilizzo) e facilitazione della fruibilità.
- Seiton (Stabilizzazione) segue la fase di Seiri e presuppone l’identificazione degli spazi essenziali per la costruzione del posto di lavoro facilitando l’identificazione e la rintracciabilità degli strumenti.
- Seiso (Pulizia) del posto di lavoro e delle attrezzature, regolare manutenzione e ripristino dell’ordine dopo ogni turno di lavoro.
- Seiketsu (Standardizzazione) tutte le postazioni di lavoro riferibili ad una identica funzione devono essere uguali ed intercambiabili, consentendo al lavoratore di orientarsi in ogni stazione soprattutto attraverso l’uniformità delle attività lavorative attraverso Istruzioni Operative standardizzate.
- Shitsuke (Sostenere), una volta stabilita una prassi essa dev’essere mantenuta e nel caso migliorata, evitando di guardare a vecchi standards ed abitudini obsolete.