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ragazza che ballabioenergetica-corsi-naturalw_n05_029_021Molte persone soffrono di mal di testa. A volte le cure tradizionali sembrano non avere potere alcuno o richiedono dosi di farmaci massicci e prolungati. Esiste qualche alternativa?
Il metodo Bioenergetico e il Coaching Olistico per la cura del mal di testa si dirigono radice del problema e non si accontentano di rimuoverlo temporaneamente.

Essere “coach” di una persona che soffre di mal di testa significa accompagnarlo alla ricerca di una soluzione valida, standogli a fianco nella continua ricerca di progressi, soluzioni, cambiamenti di stile di vita, alimentazione, stili di pensiero, lavoro sul corpo e sul proprio modo di vivere le tensioni. E’ quindi una metodologia che richiede una “frequenza allenante minima efficace” in grado di portare la persona verso il benessere permanente e non risolvere il problema per 1 ora e poi tornare da capo.
Come esperto di coaching di manager, di atleti e professionisti, sia nello sport che nelle aziende, trovo spesso l’occorrenza di questa patologia che può diventare persino invalidante, nel senso di rendere impossibile il lavoro o il piano che intendiamo svolgere, sia esso di formazione sportiva o manageriale. Dal punto di vista morale, non  posso certo accontentarmi di suggerire di prendere pastiglie, soprattutto quando il problema è ricorrente e non passeggero. Diventa mio dovere morale applicare qualsiasi conoscenza in mio possesso per fare un coaching non solo “meccanico” ma che intervenga sugli squilibri che possono essere alla radice del mal di testa.
Un coach serio si trova nella condizione di dover mettere il cliente nello stato di maggiore recettività e non accettare passivamente un male eliminabile, o la credenza limitante che gli faccia pensare di doverci convivere per forza.
La mia esperienza sulla cura del mal di testa viene da diversi campi molto lontani la cui unione porta a risultati che ho sperimentato come efficaci in oltre 25 anni di pratica come coach. Questi campi sono le arti marziali, la comunicazione, le neuroscienze, la bioenergetica, e le tecniche del potenziale umano applicate in campo sportivo e formativo.

  • Le arti marziali si occupano del “come portare un atleta alla condizione ottimale” per poter svolgere un compito estremamente difficile, come il combattere. Per questo, il mal di testa diventa un ostacolo amputante, e l’atleta che ne soffre non può dare una prestazione né allenarsi bene.
  • Gli squilibri tra stati di tensione e stati di rilassamento. Quando si trovano squilibri tra la componente del sistema nervoso simpatico e parasimpatico, occorre intervenire. Il sistema simpatico è il meccanismo di attacco-fuga, di reazione ai pericoli fisici o psicologici, e la componente del sistema parasimpatico è invece dedicata al recupero, riposo e relax. Quando trovo questo squilibrio, quasi sempre la persona è portatore di frequenti mal di testa.
  • Le scienze della comunicazione ci parlano della necessità dell’individuo di praticare un “dialogo liberatorio” in cui esprimere i propri desideri e problemi, anche i più nascosti, quelli che covano sotto la cenere, i disagi che esistono tra le nostre tre componenti cerebrali primarie: cervello rettile, cervello mammifero, e neocorteccia. Quando questo dialogo interno ed esterno è bloccato, si innescano tensioni che portano al mal di testa.
  • Le neuroscienze individuano le aree cerebrali che sono coinvolte nella patologia.
  • La bioenergetica individua gli squilibri muscolari, gli stati di tensione, le pulsioni compresse, le tensioni muscolari e i problemi dovuti alla mancata espressione corporea tramite il rilascio di energie vitali potenti.

Un trattamento combinato può essere quindi praticato solo tramite un sistema di coaching olistico e complesso.
Cosa fare quindi?

  1. Primo ed assoluto intervento: Analizzare lo stile di vita alla ricerca di squilibri tra tensione-recupero, stili di vita e stati emotivi che si ripercuotono in tensioni muscolari croniche o latenti

Altri interventi indispensabili

  1. Analizzare lo stile alimentare per verificare che risponda ad alcuni criteri minimi atti a non intossicare l’organismo e apportare micronutrienti essenziali
  2. Praticare sessioni di bioenergetica che rimuovano le tensioni muscolari e gli squilibri muscolari, soprattutto tra muscoli agonisti e antagonisti nella parte superiore del corpo e tra parte superiore, centrale e bassa.
  3. Praticare un trattamento manuale sulla muscolatura, atta a rilevare trigger points, contratture e soprattutto distendere manualmente i muscoli facciali. Il massaggio dei muscoli facciali, del collo e della nuca, è una pratica della disciplina marziale Daoshi praticato nelle sessioni di rilassamento e training mentale degli atleti, e porta notevoli benefici.
  4. Praticare esercizi bioenergetici liberatori di percussione, in cui la persona possa “sfogare” le energie compresse nel sistema nervoso simpatico ed “esploderle” anziché lasciare che implodano come accade nel mal di testa.
  5. Praticare tecniche di rilassamento guidato e visualizzazione guidata.
  6. Comunicare le proprie condizioni interiori, emotive ed esistenziali, ad un terapeuta o coach, in modo da lasciare che queste condizioni personali si esprimano e non rimangano a covare sotto la cenere, alimentando tensioni muscolari latenti. Ogni condizione personale non espressa porta a contratture muscolari, anche notturne, per cui possiamo veramente parlare di una “comunicazione che libera”, e di una “comunicazione che cura”, il che unito ad un lavoro sul corpo, porta ad un trattamento del mal di testa decisamente diverso dal convenzionale.
  7. Esaminare squilibri energetici, ricorrendo in particolare alle 6 celle che individuano i diversi tipi di energie personali, esposti nel metodo HPM (Human Potential Modeling), le cui basi scientifiche sono pubblicate nel volume “Il Potenziale Umano” (Franco Angeli editore).
  8. Realizzare una Regia di Cambiamento (vedi volume “Regie di Cambiamento”, Franco Angeli editore, per i riferimenti scientifici): in altre parole, un piano di coaching personalizzato su più fasi, un piano di cambiamento dello stato della persona che vada verso un “end state” (stato di arrivo) chiaro: vivere liberi dal mal di testa sempre. Questo richiede la presa di coscienza del bisogno di inserire il mal di testa entro un lavoro più ampio di ricerca del proprio miglioramento personale, e non solo la rimozione di un sintomo. Il mal di testa, in questo, caso, può diventare un importantissimo sistema di segnalazione di squilibri personali (vita, emozioni, lavoro, attività fisica, sessuale, relazionale, e tante altre aree), bisogni molto più profondi che vanno elaborati congiuntamente.

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Possiamo dire che il mal di testa sia un “sasso nello zaino” che rallenta la nostra corsa verso la libertà fisica ed esistenziale, un sasso del quale si fa volentieri a meno e che è possibile combattere con grande probabilità di successo.

dott. Daniele Trevisani

Note sull’autore: Daniele Trevisani è Ricercatore e Formatore sui temi del Fattore Umano per importanti istituzioni, imprese e privati, tra cui oltre 200 imprese, istituzioni come le Nazioni Unite, e atleti professionisti. Coach Senior, Laureato in DAMS Comunicazione, Master in Communication University of Florida, Allenatore diplomato Federazione Italiana Fitness e preparatore di campioni del mondo in diversi sport di combattimento.

Esperto in Coaching, Comunicazione, Scienze del Potenziale Umano. Autore dei libri “Il Potenziale Umano” e “Personal Energy” (Franco Angeli editore) .
Direttore di Studio Trevisani Human Performance & Communication Research

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Per entrare in contatto con il dott. Daniele Trevisani

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Come attingere alle leggi del corpo per potenziare la propria energia?

  • Il ciclo naturale di “contrazione” ed “espansione” è il ciclo fondamentale dell’energia sul quale si basa il funzionamento di molti sistemi umani.
  • Apprendere a gestire questo ciclo permette di generare prestazioni fisiche più efficaci ma anche semplicemente vivere in una condizione di maggiore benessere.
  • Quando questo ciclo si blocca o si deteriora possono insorgere numerose patologie, sia fisiche che emozionali.

Studieremo quindi – praticamente, con esercizi svolti in palestra, sia di attivazione che di rilassamento guidato – come riattivare i cicli energetici naturali.

I segreti di questi momenti – contrazione ed espansione – sono anche alla base delle Arti Marziali, che da millenni studiano l’amplificazione delle energie personali, così come della Psicologia moderna, della Psicosomatica, e delle Scienze del Potenziale Umano.

Il metodo sviluppato dal dott. Daniele Trevisani include

  • Scioglimento articolazioni
  • Flessibilità e coordinamento, scioltezza del corpo
  • Esercizi di radicamento
  • Grounding dinamico: la sintonia delle energie
  • Movimenti energetici derivanti dalle arti marziali
  • Energia e comunicazione non verbale: sguardo ed espressioni, posture e corpo
  • Esercizi di attivazione corporea
  • Esercizi di visualizzazione
  • Eercizi di rilassamento

Le attività di bioenergetica condotte dal dott. Daniele Trevisani vengono realizzate per manager, sportivi, agonisti e atleti di sport individuali e di squadra. Vengono inoltre realizzate specifiche iniziative intra-aziendali e su gruppi di formazione nelle aree della psicologia, della comunicazione e della crescita personale.
Un esempio di attività di bioenergetica condotta con la partecipazione del dott. Daniele Trevisani presso Associazione Lauretana a Ferrara (volantino scaricabile  in pdf bioenergetica)
Qui invece, un esempio di iniziativa di intero weekend, un Master esperienziale in Bioenergetica, organizzato da Ciro Imparato, condotto da Daniele Trevisani e Ciro Imparato, a Roma, presso Kledy Studio Dance.
Ottimo e raro esempio di integrazione tra studio sulla comunicazione e sul corpo. Una lodevole iniziativa da parte di Ciro nel suo Master FourVoiceColors® – un contributo importante per tutti i suoi affezionati studenti e praticanti.

Profilo dott. Daniele Trevisani

Il dott. Daniele Trevisani, ricercatore, coach e formatore, è uno dei principali ricercatori Europei nel Coaching sul Potenziale Umano, Comunicazione, Energie e Potenziale Personale.
Il suo volume recente “Il Potenziale Umano” sintetizza alcune delle sue scoperte e metodologie – visibile al link seguente (scheda online sul volume Il Potenziale Umano)
Professionalmente, opera da 25 anni sia nella formazione manageriale, nella formazione aziendale, e nella formazione di atleti e agonisti nelle arti marziali.
Laureato in Dams Comunicazione e con Master alla University of Florida, è stato formatore per Istituzioni quali Nazioni Unite, oltre 250 aziende italiane ed estere, e in 10 diversi Master universitari.
Nelle Arti Marziali, a seguito 15 diverse discipline ottenendo 3 cinture nere, e il grado più alto in Europa (8° Dan) nel sistema Daoshi Bushido. Trai suoi allievi annovera manager e atleti, inclusi 5 Campioni Italiani, 2 Campioni Mondiali di Kickboxing, 1 Campione Intercontinetale. Segue come coach nel Training Mentale numerosi campioni nazionali e internazionali di Muay Thai e Sport di Combattimento.
E’ stato inoltre formatore su temi di psicologia e comunicazione presso Agenzie delle Nazioni Unite.

Bioenergetica

Corpo e mente sono la stessa cosa: si imparerà a rendere più felice il corpo eliminando le tensioni ed aiutando la mente verso gli obiettivi.

bioenergetica ciro imparato daniele trevisani kledi studio romall corpo è la privilegiata porta d’accesso ai nostri pensieri.

  • La comunicazione non verbale si manifesta attraverso la vitalità e l’armonia corporea.
  • Quando subiamo stress, paure e conflitti, questi si cristallizzano nel corpo sotto forma di tensioni e blocchi che limitano la vitalità e la libera espressione di sé fino a compromettere la salute.
  • Lo scopo del workshop di bioenergetica è di riconoscere le tensioni e i blocchi e imparare a scioglierli per tornare in armonia con il proprio corpo.

Obiettivi
1. Imparare a riconoscere la contrazione e l’espansione muscolare
2. Il grounding – stare con i piedi per terra
3. La respirazione
4. Il suono
5. Autoregolazione delle emozioni
6. Mobilizzazione della contrattura muscolare
7. Il risveglio e la liberazione dalle tensioni
Contenuti
Nel seminario il partecipante apprenderà il ciclo naturale dell’energia e ad avere grounding ovvero “avere i piedi sulla terra”, essere in contatto con il proprio corpo.
Il partecipante sarà invitato ad lasciar uscire i suoni che, se lasciati fluire liberamente, attraversano il corpo come una corrente vibratoria, ne allenta le tensioni, rendendolo più vivo. Acquisirà la capacità di autoregolazione, che non è una struttura di autorepressione, ma una struttura di autocontenimento: una struttura psico-fisica che, rinforza il senso di identità, consente di lasciarsi andare, di arrendersi ai sentimenti e alle emozioni, senza paura di esserne sopraffatti.
Terminata questa fase di contatto con se stessi e di ascolto si entrerà in un lavoro di mobilizzazione di una zona del corpo, per esempio le braccia, e si imparerà ad aumentare o scaricare la tensione in quella parte del corpo.
Nell’ultima fase, il centro di identità si è spostato dalla testa, dove risiede abitualmente, a tutto il corpo. È uno stato di “diffusione” in cui l’energia, messa in moto dagli esercizi precedenti, fluisce senza ostacoli: idealmente, si è azzerata ogni tensione.
Metodologia
Nel seminario verranno insegnate delle classi di esercizi. Ogni esercizio si sviluppa secondo il ciclo di “contrazione” ed “espansione”, che è il ciclo naturale dell’energia.
Verranno analizzati i principali fattori che creano stati di stallo. Si apprenderanno i concetti e i principi che permettono di ricercare una condizione di picco (peak condition) o “flusso, flow” (lo stato di “potere personale”, dominio e potenza personale abbinato a sensazione di benessere ed auto-efficacia).
Gli esercizi, scioglieranno le tensioni e i blocchi muscolari, consentiranno alle persone di evocare e rivivere le emozioni che in quelle tensioni e in quei blocchi erano custodite. Gli esercizi sono di sblocco espressivo, fisico e verbale, potenziamento delle energie fisico-mentali secondo i principi della bioenergetica, esercitazioni di analisi e potenziamento del proprio livello di “grounding”.
Si utilizzeranno anche modelli formativi olistici che integrano bioenergetica loweniana, scienze del teatro, movimenti energetici delle arti marziali e studi di psicologia umanistica.
Docenti
Ciro ImparatoRicercatore, esperto di psicologia della voce. Creatore del Metodo FourVoiceColors®.  Ciro Imparato è un ricercatore specializzato negli aspetti psicologici della voce e della comunicazione. Studioso della semantica paraverbale (ciò che la voce comunica indipendentemente dalle parole), nel 2005 ha inventato il Metodo FourVoiceColors®, che sintetizza l’unione fra i suoi studi in psicologia e l’attività di doppiatore.
Basato su una matrice numerica associata ai colori (il “Codice Imparato delle Emozioni”), il Metodo FourVoiceColors® consente di generare emozioni in maniera autentica e allo stesso tempo di trascrivere in maniera univoca le emozioni contenute in un discorso orale. Imparato è autore di 2 libri: “Il Manuale del lettore” (Elledici, 1997), e “La tua voce può cambiarti la vita” (Sperling&Kupfer, 2009, con CD audio di autoapprendimento del Metodo FourVoiceColors®, nonché di moltissime pubblicazioni.
Daniele Trevisani. Laureato in DAMS con Master presso la University of Florida, è consulente, formatore, coach, esperto in Potenziale Umano. Autore di 7 libri editi da Franco Angeli, tra cui diversi best-seller. Opera come consulente internazionale in psicologia, comunicazione e risorse umane per oltre 150 imprese e organizzazioni, è inoltre formatore presso le Nazioni Unite e per Società di Formazione internazionali. Nutre da sempre una passione per lo sport ed è da 25 anni preparatore sportivo, coach di agonisti e atleti di Arti Marziali e Combat, personal trainer di diversi Campioni Italiani e Campioni del Mondo tra Kickboxing, Mixex Martial Arts e Muay Thai. Ha praticato 14 diverse discipline marziali, sino al livello di Sensei 8° Dan del Sistema Daoshi . Esperto in Bioenergetica applicata allo sport e al coaching personale e psicologia trasformazionale. Vincitore del Premio Fulbright (Governo USA) per le scienze della comunicazione.
Formula del corso
Organizzazione corso: 2 giornate full immersion con esercizi fisici
Corso a numero chiuso (min. 20 max. 50 partecipanti).
16 ore totali orario 10,30-18,30. Si rilascia attestato di frequenza.
Sedi: Roma
benefici della bioenergetica - armonia - energia - benessere fisico - serenità - potenziamentoCosto dell’investimento formativo:
450 Euro + iva. Per clienti Studio Trevisani, conoscenti diretti e online del dott. Daniele Trevisani e frequentatori del blog è previsto uno sconto speciale riservato di 80 Euro.
Per poterne usufruire è indispensabile comunicare il codice DBLOG-HP all’atto dell’iscrizione.
Per contatti:
Sabina Bonardo
La Voce.net di Ciro Imparato
Sede: Piazza Statuto 15, 10122 Torino
Tel: (+39) 011 5787698 / (+39) 3290782979 / Fax: (+39) 011 5787697
Website: www.lavoce.net

La collega Cecilia Mariotto si sta occupando di un tema che trovo di estremo interesse: le energie del corpo e le cause profonde che permetto ad esse di esprimersi o invece – in caso negativo – le limitano.

Molti studiosi, dalla Bioenergetica di Lowen sino alle recenti scuole di terapia psicosomatica e terapia corporea, sono indirizzate alla riscoperta del rapporto tra corpo fisico e stati emotivi della persona, con risultati spesso sorprendenti. Recenti tendenze  di frontiera – nella formazione manageriale e nel coaching – cercano di portare il lavoro sul corpo al di fuori del contesto terapeutico e favorire una maggiore capacità dei manager, ma anche delle persone nella vita quotidiana, nel capire le proprie sensazioni corporee ad un livello più profondo.

Nel mio lavoro di ricerca durato oltre 10 anni ho potuto individuare 6 tipi di energie personali che possono essere – in un certo momento della propria vita – bloccate, depotenziate, o invece in stato positivo, o addirittura al massimo livello possibile. I 6 livelli sono:

  1. livello delle energie fisiche
  2. livello delle energie mentali
  3. livello delle macro-competenze
  4. livello delle micro-competenze
  5. livello della progettualità
  6. livello dei valori

L’interesse per questo sistema complesso riguarda manager, negoziatori, sportivi, e chiunque intraprenda un viaggio di scoperta delle proprie potenzialità. Riguarda anche chi opera sul potenziale e sulla crescita delle persone, siano essi psicologi, allenatori sportivi, educatori, formatori, coach, counselor, terapeuti, preparatori di team.

Ho trattato questi temi approfonditamente nella prima pubblicazione apposita, “Il Potenziale Umano”, e altre ne seguiranno

Copertina volume Il Potenziale Umano, di Daniele Trevisani
Copertina volume Il Potenziale Umano, di Daniele Trevisani

Non esiste una vera e propria scala di priorità, in quanto ciascuno di questi livelli è essenziale per la possibilità che anche gli altri si esprimano.

Finalmente, si affacciano sul mercato e sulla scena della formazione e del coaching metodologie che considerano la persona nella sua vera complessità. Per approfondire questi temi, sono disponibili (e verranno continuamente implementate) nuove schede di approfondimento.

Dedicheremo uno spazio apposito al tema delle energie personali nel prossimo numero della rivista online Communication Research & Human Potential, per la cui iscrizione (gratuita) è disponibile un form al link http://www.medialab-research.com/rivista.htm

Il link all’articolo di Cecilia Mariotto: http://www.ceciliamariotto.com/blog/articoli/il-corpo-la-nostra-energia-somatica

Prima di acquistare un biglietto per una vacanza, occorre decidere il tipo di esperienza che si vuole vivere. È necessario ispirarsi ad una visione, a volte questo significa sognare, guardare oltre, decidere se si desidera viaggiare per far raccolta di fotografie o di emozioni, se stare da soli o in compagnia, e di chi. In altre parole, serve una visione ispiratrice. Anche nel cambiamento organizzativo siamo di fronte a questa scelta di fondo.

Un meta-modello, una visione ispiratrice che governa i modelli specifici di cui ci occupiamo, è il modello metabolico.

Nella nostra prospettiva, ogni soggetto (persona, team o azienda) – impegnato in un percorso di cambiamento – può essere assimilato ad una cellula. Una cellula che “respira” è viva, una cellula chiusa, imprigionata in se stessa, è morta.

Il sistema-cellula scambia informazioni o sostanze con l’ambiente esterno muta, evolve, si sforza di far entrare nutrienti, e cerca di espellere cataboliti (materiali di scarto), veleni o sostanze tossiche.

Agire sul cambiamento significa dare impulso a tali dinamiche.

Ogni sistema vivente, piccolo o grande – se desidera vivere – deve continuamente lavorare per mantenere i suoi equilibri interiori in un ambiente che cambia senza sosta. Il funzionamento descritto assomiglia molto a quello di una macchina, o di un’unità biologica, tuttavia la dinamica del cambiamento psicologico, culturale e organizzativo, non è estranea a questi processi.

Diversi approcci alla psicologia, come la Bioenergetica, riconoscono questo tipo di funzionamento:

un qualsiasi organismo, per quanto complicato, funziona sempre, nel suo insieme, come un’unica cellula. Le funzioni vitali dell’organismo quali l’espansione e la contrazione, la tensione verso l’esterno ed il ritiro in sé o all’indietro, l’assorbimento e l’emissione, sono regolate da quello che è conosciuto come principio del piacere[1].

In altre parole, il cambiamento positivo cerca di portare tendenzialmente una persona o un sistema verso uno stato di maggiore piacere e soddisfazione (“andare verso”), rifuggendo da dolore e disagio (“allontanarsi da”).

Questo prototipo di funzionamento generale ha tuttavia delle aberrazioni pratiche e apparentemente illogiche, come la persistenza volontaria in uno stato di disagio, l’assunzione di sostanze (fisiche) o pensieri (mentali) che causano danni all’organismo.

Nel capitolo sull’omeostasi esamineremo come questi fatti siano da collegare ai meccanismi di regressione verso l’abitudine, il tentativo di mantenere equilibri, anche se precari o dannosi, mosso dalla pulsione umana verso la sedentarietà o dalla difesa del carattere da attacchi esterni. Lottare contro questi antagonisti del cambiamento, tra cui la “resistenza” e la regressione, fa parte di un’analisi registica del cambiamento.

In termini metaforici, possiamo evidenziare in un sistema umano che cambia tre differenti attività prima di tutto mentali, che corrispondono ad altrettante operazioni psicologiche concrete: acquisire, consolidare, espellere.

Nel metodo delle regie il cambiamento è visto come un meccanismo nel quale è necessario far luce su (1) cosa sia bene acquisire, far entrare (2) cosa sia bene mantenere, consolidare e (3) di cosa sia invece opportuno disfarsi, abbandonare, lasciare.

Si tratta del principio di base del metabolismo, la cui sostanza vale in ogni processo di cambiamento personale o aziendale, terapeutico o formativo.

Riepilogando, le tre aree di analisi principali individuate nel “modello metabolico” sono:

 

·       Zona 1: rimuovere, abbandonare, disapprendere, lasciar andare, disfarsi di…

·       Zona 2: consolidare, mantenere, aggrapparsi a, rafforzare, ancorarsi a…

·       Zona 3: acquisire, imparare, apprendere, assimilare, far entrare…


[1] AA.VV. (2007), Bioenergetica, in Wikipedia, enciclopedia online (al 4/1/2007).

 

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Articolo tratto dal volume di Daniele Trevisani “Regie di Cambiamento”, FrancoAngeli editore, Milano (2007). Copyright, materiale pubblicato su concessione dell’autore www.studiotrevisani.it – utilizzabile solo previa citazione della fonte