Talete

Talete nacque a Mileto nel 625 a.C. circa, dove soggiornò ed operò fino alla sua morte nel 550 a.C. circa. Nessuna opera scritta è pervenuta a noi, tuttavia ci sono giunte diverse testimonianze: Aristotele affermò all’interno della Politica, delle capacità tecniche di Talete. La più famosa riguarda l’aneddoto dei frantoi: grazie alle sue conoscenze in ambito astronomico, riuscì a predire un importante raccolto di olive.

Durante l’inverno, egli riuscì ad acquisire, tramite prestiti, quasi tutti i frantoi presenti a Mileto e nella vicina isola di Chio. Con l’arrivo del periodo di raccolta, egli riuscì a fissare un prezzo sull’affitto dei frantoi, come se possedesse una sorta di monopolio.

Nonostante la prova evidente delle sue spiccate capacità e conoscenze, Talete non fu mai a capo di una scuola. Uno delle sue più importanti credenze riguarda il principio di tutte le cose: è l’acqua. Essa garantisce la vita, sia per l’uomo che per gli altri esseri viventi, quindi bisogna considerarla come principio di tutte le cose.

Anassimandro

Anassimandro nacque a Mileto nel 610 a.C. circa e morì nel 540 a.C. circa. A differenza di Talete, scrisse un’opera di prosa intitolata Sulla natura. La scelta della prosa è caratteristica, perché a differenza della poesia, permette all’autore di articolare al meglio il proprio pensiero, di essere più chiaro e libero nell’espressione.

Anassimandro compie un altro passo in avanti fondamentale: è il primo uomo a disegnare la Grecia ed a introdurre l’orologio solare. Sembra una cosa da poco, ma questo permette una fissazione sia spaziale che temporale. Spazio e tempo hanno una misura. Inoltre, egli crede che tutto quello che possiamo osservare e che viviamo, non possa avere principio da un entità visibile, ma deve essere qualcosa dalla quale le cose visibili fuoriescono.

Egli la definisce come “Apeiron” che significa letteralmente “privo di limiti”. Si colloca al di fuori dell’universo, che è di forma sferica. Al centro dell’universo troviamo il pianeta terra, che invece è di forma cilindrica.

Come accennato precedentemente, nell’Apeiron si generano tutte le cose, ma in primo luogo si generano i contrari: caldo e freddo, secco ed umido. Ogni cosa che è generata è caratterizzata dal limite verso un’altra cosa.

Per quanto riguarda l’essere umano, è necessario prestare attenzione sull’origine degli uomini secondo il filosofo di Mileto: egli infatti afferma che gli esseri umani sono generati nel ventre dei pesci. Non si hanno certezze a riguardo, ma questo potrebbe essere un chiaro riferimento a Talete, ed all’acqua come principio di tutte le cose.

Anassimene

Nacque a Mileto nel 586 a.C. circa e morì nel 528 a.C. circa. Anche egli scrisse un opera in prosa intitolata “Sulla natura”. Alla base della sua concezione filosofica, egli credeva che il principio di tutte le cose fosse l’aria.

L’aria era (ed è) fondamentale per i processi vitali, sia degli esseri umani sia degli animali e delle piante. Basti pensare alla respirazione. Il ragionamento di Anassimene di Mileto, si basa sul fatto che se l’aria è tanto importante per la vita all’interno della Terra, allora così deve essere anche per l’intero universo.

Tutte le cose visibili ed osservabili, viventi o no, hanno avuto origine tramite dei processi di condensazione e rarefazione, e possiedono diversi gradi di densità proprio a partire dall’aria.

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Formatore e Coach su temi di Sviluppo del Potenziale Personale, Comunicazione Interculturale e Negoziazione Internazionale, Psicologia Umanistica. Senior Expert in HR, Human Factor, Psicologia delle Performance, Comunicazione e Management, Metodologie Attive di Formazione e Coaching.

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