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schema culturale dominante

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Articolo estratto dal testo “Self Power, psicologia della motivazione e della performance“, copyright FrancoAngeli Editore e Dr. Daniele Trevisani Formazione Aziendale e Coaching, pubblicato con il permesso dell’autore.

Conoscerlo, depurarlo dotarsi di strumenti

Nella routine delle persone comuni, un monitor esamina le nostre energie fisiche, le energie mentali, le competenze, le esperienze precedenti. A questo esame delle proprie risorse si aggiunge un filtro culturale, subconscio, che valuta continuamente idee e progetti alla luce degli schemi che ci vivono dentro.

Le idee che passano questi filtri sono decisamente poche. I filtri in questione sono principalmente tre:

  • Coscienza corporea: come sento il mio corpo ora, quanto lo sento potente e forte o invece scarico e demotivato.
  • Autosufficienza psicologica: quanto sento forte la motivazione e la passione e il senso di poterle applicare verso uno scopo.
  • Schema culturale dominante e sfondo memetico: insieme di credenze su ciò che è buono e cattivo, bene o male, mappe mentali che agiscono in background e fanno da sfondo alle decisioni.

Queste tre letture formano una sorta di auto-acquario nel quale noi costantemente nuotiamo. Da questo intreccio di letture si determina una quantità di possibilità pratiche, variabili con estrema soggettività. Alcuni esempi:

  • Parlare in pubblico: coscienza corporea positiva, sono in grado fisicamente. Sfondo memetico positivo, so che è giusto. Ma, autoefficacia psicologica negativa, non ce la faccio (ansia, timore di giudizio).
  • Partecipare a una gara sportiva: coscienza corporea negativa, ho uno stato fisico non ottimale. Sfondo memetico positivo, so che è giusto. Autoefficacia psicologica positiva, posso provarci, al massimo mi ritiro.
  • Guida in stato di ebbrezza: coscienza corporea positiva, sono in grado fisicamente. Sfondo memetico negativo, so che è sbagliato secondo la mia famiglia, ma accettato dai miei amici. Autoefficacia psicologica positiva, sento che so cogliere il senso del limite.

Sono solo esempi, possiamo inserire nel calcolo situazioni in cui i filtri sono tutti positivo, due negativi ed un positivo e cos’ via. Ci aiuterà a capire tanti comportamenti che prima facevamo fatica a comprendere.

La coscienza corporea riguarda la lettura del proprio corpo e delle sue energie: le idee devono fare i conti con la nostra sensazione di poter gestire una sfida innanzitutto sotto il piano fisico, sia esso un viaggio, un lavoro, uno sforzo intellettuale.

Devono poi passare il filtro dell’autoefficacia psicologica la sensazione di essere all’altezza e che il compito non ci sovrasti in termini emotivi o di doti psicologiche necessarie.

Devono inoltre passare il monitor culturale che abbiamo dentro di noi, che dice se qualcosa è giusto o sbagliato. I messaggi che ci hanno cresciuto e plasmato per quello che siamo noi ora, un mix unico per ciascuno di noi, vengono da apprendimento e contatto con tutta una serie di sistemi pedagogici.

Per approfondimenti vedi: