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Breve analisi delle strategie di Obama. Quali sono i segreti della vittoria di Obama?

Il primo, la strategia digitale di “marketing virale” (centrato sull’attivazione interpersonale stimolata). In merito a questo punto, divulghiamo il link diretto che spiega il funzionamento del vero “motore strategico” della campagna di Obama in Internet. Si tratta di una strategia digitale di marketing door-to-door, email-to-email, che ruota attorno al sito my.barackobama.com, centrale operativa dell’azione capillare sulla massa elettorale. Lo scopo? Trasformare gli “interessati” in attivisti, favorire il passaggio da sostenitori passivi a supporter attivi, stimolare il “word of mouth”, l’aggregazione, la costituzione di micro-comunità locali di supporto. Il video è disponibile su Youtube al link http://it.youtube.com/watch?v=uRY720HE0DE

Il secondo: un repertorio personale di competenze comunicative variegato, che attinge sia dai prodigi verbali dei Gospel del predicatori di colore, ma anche da training specifici, una competenza comunicativa nel public speaking forte, rafforzata da dosi di training evidenti per i cultori della formazione in comunicazione, tra cui l’utilizzo in particolare delle tecniche di visualizzazione (imegery visivo) nei discorsi pubblici (far visualizzare immagini mentali agli uditori), lo storytelling emotivo (racconto centrato su “critical incidents” positivi e negativi in grado di suscitare emozioni), e l’analisi transazionale, che appare con stati di comunicazione prevalenti di tipo assertivo, da genitore ad adulto, adatti a creare nell’audience sensazioni di sicurezza, con poco spazio per battute e gags.

Un’ultima tecnica evidente è la conoscenza (almeno tra i membri dello staff elettorale) delle tecniche di marketing semantico, e della semiotica, che consiste nel depositare segni, tracce mentali apparentemente casuali, ma ancorate a valori che il cliente/consumatore riconosce (es: voto come ribellione dalla schiavitù vs. rimanere nello status esistente).

Il messaggio finale: non si tratta di una vittoria casuale, nè di fortuna, ma di un uso attento di strategie di comunicazione efficaci, di training, di ricerca applicata.

Daniele Trevisani