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Articolo estratto con il permesso dell’autore, dott. Daniele Trevisani, dal testo “Il coraggio di evolvere. Coaching attivo esperienziale e counseling per lo sviluppo personale e professionale. Il metodo della Neotropia” Bologna, OM Edizioni.

Occuparsi di Neotropia significa fare ricerca, e gli sforzi di ricerca devono avere un fine e produrre un piacere intimo.

Il piacere è pari a quello che i ricercatori provano nel vivere il percorso di ricerca più che i suoi risultati immediati o output. Si tratta di “essere”, molto più che l’”avere”.

“Cercate ardentemente di scoprire a che cosa siete chiamati a fare, e poi mettetevi a farlo appassionatamente. Siate comunque sempre il meglio di qualsiasi cosa siate.”

Martin Luther King

Einstein, Marco Polo, Amerigo Vespucci, Leonardo da Vinci, Michelangelo, solo per citarne alcuni, erano tutti personaggi “fuori dagli schemi” per i tempi in cui hanno vissuto, ma non si sono abbattuti per questo, stati animati dalla curiosità della scoperta, piacere e sfida del viaggio verso nuovi mondi fisici o del sapere, spesso fuori dagli schemi noti.

Il bisogno di ricerca e nuovo orientamento sul fronte delle “persone” è urgente soprattutto per le organizzazioni. Il suo contrario è la rassegnazione.

Ogni organizzazione si “nutre” delle persone che la compongono, e quindi le qualità delle persone – tenacia, capacità ed energie, spirito di ricerca – sono indispensabili nel fare la differenza. Le aziende e istituzioni dominate da mediocri, inetti, incapaci, rassegnati, non raggiungono alcuna missione.

Le persone sono obbligate a vivere nelle organizzazioni per lavorare. O sono obbligate a confrontarvisi per bisogno (es. rivolgersi ad un ospedale, una assicurazione, uno studio legale, un supermercato, una scuola).

La possibilità pratica di esprimere il nostro potenziale ha ampiamente a che fare con il grado di “illuminismo” che permea i sistemi per cui lavoriamo, spesso basso o nullo, e in alcuni casi risplendente, illuminato dalla presenza di una “luce” verso la quale tendere. Dipende anche dalla possibilità di confrontarci con persone illuminate e ispirate. Chiediamoci quante persone illuminate o ispirate conosciamo. Facciamo un elenco, contiamo.

Ho visto recentemente immagini di un formatore aziendale americano che si propone come modello di successo in corsi di sviluppo personale e – per conferma del suo raggiunto successo – si fa fotografare a fianco della sua gigantesca Hummer (un fuoristrada militare), come simbolo di “avercela fatta”. A fare cosa? Un altro noto coach si vanta di possedere un’isola personale ma spara le più grandi bugie del secolo e la gente gli crede. È un modello di cosa? Vogliamo imparare davvero da queste persone cosa sia il senso della vita? O vogliamo che finalmente sia l’istruzione e la sua applicazione il nuovo metro di misura del successo?

“L’istruzione è l’arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo.”

Nelson Mandela

In azienda dovremmo tornare a parlare di umanesimo. Spesso ci rendiamo conto che queste occasioni di incontro e di scambio sul senso profondo di vivere e del lavoro sono “maledettamente poche”, a volte, per alcuni periodi, inesistenti, e il nutrimento che ne può derivare, l’allargamento della mente – e la revisione delle priorità che ne può conseguire – viene meno.

La Neotropia – scienza del “nuovo orientamento”, “riorientamento” e “canalizzazione” delle energie personali – ha bisogno di persone in grado di produrre questo effetto.

Il confronto vitale sul senso profondo della missione aziendale, o persino della vita, sembra mancare sempre più anche nelle organizzazioni, prese dal “fare” e riluttanti verso la riflessione. La sindrome “penseremo dopo, adesso dobbiamo lavorare” è uno stato cronico e diffuso.

In questo caso, il coraggio è quello di non abbandonare la sfida, ma andare avanti verso l’evoluzione.

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Articolo estratto con il permesso dell’autore, dott. Daniele Trevisani, dal testo “Il coraggio di evolvere. Coaching attivo esperienziale e counseling per lo sviluppo personale e professionale. Il metodo della Neotropia” Bologna, OM Edizioni.

Manfred Max-Neef ha stilato un elenco di nove bisogni umani fondamentali
nella persona :


Tabella 3 – Teoria dei nove bisogni fondamentali di Manfred Max-Neef

  • bisogno di cure per il corpo
  • bisogno di sicurezza
  • bisogno di creatività
  • bisogno di intimità
  • bisogno di gioco
  • bisogno di riposo
  • bisogno di autonomia
  • bisogno di senso
  • bisogno di benessere fisico, protezione e riparo del corpo.


Ogni grado di non-risposta ad un bisogno porta prima ad un disagio, poi ad
una sofferenza a volte anche atroce.

Le persone che non soffrono mai
non possono crescere né sapere chi sono.
James Baldwin

Questi bisogni sono certamente forti, ma non tutti allo stesso modo e nello stesso momento. A volte alcuni bisogni specifici sono talmente forti da pulsare e chiamarci all’azione.

Nella nostra vita si ripetono continuamente copioni di bisogno, ma la vera crescita, nella Neotropia, parte da quando ci “svegliamo” dai bisogni ordinari e si innescano bisogni di evoluzione personale e spirituale di livello superiore.

“Sii sempre, in ogni circostanza e di fronte a tutti, un uomo libero e pur di esserlo sii pronto a pagare qualsiasi prezzo.”

Sandro Pertini

Ad un livello più alto dello stato di coscienza ordinario, possiamo arrivare a riconoscere che non ci servono il 90% delle cose che desideriamo. E ancora peggio, non stiamo per niente cercando quel 10% che davvero ci serve.

Esempio? Non ci serve davvero quella nuova versione della nostra auto che ha magari dieci cavalli in più della precedente, ma una qualche pubblicità ci ha fatto pensare che senza quella saremo dei falliti e perdenti. Allo stesso tempo, non sentiamo la necessità di apprendere tecniche di rilassamento e meditazione, tantomeno in azienda, perché la maggior parte delle persone le confonde con un “non fare” mentre sono l’esatto contrario: sono azione allo stato puro.

Questo testo non parla dell’evolvere per il gusto di farlo, ma per ripulirsi, cambiare pelle, dirigersi verso nuova luce e stare lontani da ipocrisie, bugie, falsità e dolore, auto-bugie personali e persino sociali.

Evoluzione e rinnovamento sono da sempre una pulsione forte, e non solo dell’essere umano. Ogni creatura vivente, dai batteri e microbi sino all’uomo, si è evoluta nel tempo, si è rinnovata, seguendo le leggi della natura, per cambiare pelle in relazione ai mutamenti dell’ambiente.

Ora per l’essere umano è giunta l’ora ed esiste la possibilità concreta di dirigere la sua propria evoluzione e rinnovarsi, a livelli superiori ad ogni possibilità precedente.

La questione fondamentale, ora, diventa quale aspetto di ognuno di noi vogliamo fare evolvere. Il lato spirituale? Il corpo? Le tecnologie? Per arrivare dove?

In altre parole, la specie umana è imbarcata in un viaggio verso il “nuovo”, su una nave che non ha però né una rotta precisa né un singolo comandante, né un porto di attracco sicuro. Serve quindi una grande operazione, che qui definisco come “Neotropia” intesa come la definizione di cosa sia questo “nuovo” verso cui tendere.

La Neotropia ha uno scopo preciso. Dare supporto ad un’evoluzione forte,
non marginale. L’evoluzione di un’umanità come la definisce Rol, “liberata da
ogni male”.
Questo scopo passa per l’evoluzione di ogni singola persona, ogni singolo
individuo, verso il suo massimo potenziale. È una pulsione verso il benessere
possibile e la sparizione dei dolori inutili e dei nostri errori mentali.
La Neotropia e l’innovazione non sono mode, non lo devono essere. Sono
esigenze forti. In un mondo dominato da inquinamento di ogni sorta, passare ad un sistema di produzione di energia e di trasporti più ecologico e più sano, è un dovere, non una moda. Non farlo, non pensarci, è delinquenziale.
Più in generale, siamo schiavi di sistemi di pensiero distruttivi ma abbiamo
anche la possibilità di dirigerci verso l’amore e l’illuminazione. Occorre solo
rendersene conto.


Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per
liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero.
Vladimir Lenin


In un mondo dominato dall’ansia e dallo stress, dall’angoscia taciuta,
lasciare che le persone vivano vite distrutte e impoverite, senza insegnare loro ad evolvere verso equilibri più sani, perpetua solo il dolore.
Il rinnovamento parte anche dal singolo, da ogni singola persona, ogni
essere umano, e coinvolge ogni creatura pensante.
Scrive uno studente di liceo “illuminato” in un compito in classe:
Ci poniamo costantemente domande sul futuro: “Cosa faremo domani?”,
“Tra una settimana? “Tra un mese?”. Ma quasi nessuno si sofferma mai a
pensare come sarà la propria vita…

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SA-coaching-tab1(c) Daniele Trevisani. Estratto con rielaborazioni, dal volume Personal Energy.

Selezione di alcune delle migliori frasi citate da diversi autori, inserite nell’inizio del volume

____

La nostra paura più profonda non è quella di essere inadeguati.
La nostra paura più grande è che noi siamo potenti al di là di ogni misura.
E’ la nostra luce, non il nostro buio ciò che ci spaventa.
Ci domandiamo: “Chi sono io per essere brillante, magnifico, pieno di talento, favoloso?”.
In realtà, chi sei tu per non esserlo? Tu sei un figlio dell’Universo.
Il tuo giocare a sminuirti non serve al mondo.
Non c’è nulla di illuminato nel rimpicciolirsi in modo che gli
altri non si sentano insicuri intorno a noi.
Noi siamo fatti per risplendere come fanno i bambini.
Noi siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell’universo che è in noi : non solo in alcuni di noi, è in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, noi, inconsciamente, diamo alle altre persone
il permesso di fare la stessa cosa.
Quando ci liberiamo dalle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri.
(Nelson Mandela)

____________

Che stupidi che siamo,

quanti inviti respinti, quanti…

quante frasi non dette,

quanti sguardi non ricambiati…

tante volte la vita ci passa accanto

e noi non ce ne accorgiamo nemmeno.

 

dal film “Le fate ignoranti” di Ferzan Ozpetek

___________________

Il Samurai deve possedere:

· senso del dovere (Giri)

· risolutezza (Shiki )

· generosità (Ansha )

· fermezza d’animo (Fudo)

· magnanimità (Doryo)

· umanità (Ninyo).

Hagakure, il Codice dei Samurai

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In una battaglia, chi vorresti al tuo fianco?

Bene… quella persona devi diventare tu.

 (Daniele Trevisani)

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Essere deboli non è utile a nessuno. Anni di diseducazione hanno confuso la pace con la debolezza, la cortesia con l’accettazione dei soprusi.

Grande falsità.

La forza, se direzionata verso fini e cause importanti come la difesa dei deboli, la formazione e l’educazione, è un valore.

Finché abbiamo il tempo, finché abbiamo questo dono, finché la natura ce lo permette, usiamo questo privilegio raro.

Daniele Trevisani

_____________

Possiamo perdonare un bambino che ha paura del buio.

La vera tragedia della vita è quando gli uomini hanno paura della luce.

(Platone)

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“A volte il vincitore é semplicemente un sognatore che non ha mai mollato.”
(Jim Morrison)

__________

Se ci fosse un momento per osare, per fare la differenza, per iniziare qualcosa che vale la pena fare, è adesso.

Non per una grande causa, ma per qualcosa che accende il tuo cuore, per qualcosa che è d’autentica ispirazione, per un tuo sogno.

Lo devi a te stesso, per rendere speciale ogni tuo giorno sulla terra. Divertiti. Scava in profondità e riemergi. Respira la vita. Vivi i tuoi sogni!
Stephen Littleword, Aforismi

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Ogni giorno in cui ci dedichiamo energie alla nostra crescita spirituale, fisica, mentale, è un omaggio alla vita. La nostra forza aumenta.

E ogni volta che ne facciamo buon uso, qualcuno in cielo ringrazia.

Daniele Trevisani

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…Rimandare sistematicamente è un modo per evitare di fare.

Chi non fa è assai spesso uno che critica,

ossia sta a guardare quelli che fanno

e si gonfia del proprio illuminato parere sul loro operato.

E’ facile criticare, ma agire costa fatica, esige che si corrano dei rischi e che si vada incontro a mutamenti.

Wayne Dyer

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“Tener duro quando si perde, combattere con l’amarezza della sconfitta e la debolezza del dolore, vincere l’ira, sorridere quando si vorrebbe piangere, resistere ai malvagi e bassi istinti, odiare l’odio e amare l’amore, andare avanti quando si preferirebbe morire, inseguire pur sempre la gloria e il sogno, credere con indefettibile fede un qualcosa che dovrà accadere; ecco quel che un Uomo può fare e con questo essere grande”

(Zane  Gray)


(c) Daniele Trevisani. Estratto con rielaborazioni dell’autore, dal volume Personal Energy, Franco Angeli editore.

La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda, è di essere potenti oltre ogni limite.
E’ la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più.
Ci domandiamo: “Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso?”
In realtà chi sei tu per non esserlo?
Il nostro giocare in piccolo, non serve al mondo.
Non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi cosicchè gli altri si sentano sicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesto ciò che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi. In ognuno di noi.
E’ come se dentro di noi ci fosse un grande diamante con mille facce: alcune sembrano risplendere più di altre e ogni persona possiede, nel suo petto, un fulgido diamante con mille facce luminose.
Il diamante è perfetto, senza la minima incrinatura.
La sola differenza con gli uomini è il numero di facce che la nostra anima ha reso brillanti e luminose.
Ogni diamante è diverso e ognuno è perfetto.
E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente,
diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso.

– Marianne Williamson, citata da Nelson Mandela, durante il suo discorso di investitura a presidente, 1994