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Articolo estratto dal testo “Parliamoci Chiaro: il modello delle quattro distanze per una comunicazione efficace e costruttiva” copyright Gribaudo Editore e Daniele Trevisani, pubblicato con il permesso dell’autore.

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Come anticipato nel precedente articolo, andremo ora a sviluppare in maniera più dettagliata ciascuna distanza, iniziando dalla prima, quella del Self. Poiché i concetti sono molti e spesso densi, cercherò di dividere la D1 in più articoli, in modo da avere più spazio per singoli approfondimenti. In questa pagina, come suggerisce il titolo, ci concentreremo sulle differenze biologiche, cronemiche, di identità e di ruolo.

La prima distanza tra soggetto A e soggetto B è data:

  1. dalla differenza biologica tra soggetti;
  2. dalle differenze nel loro ruolo, identità e tipo di personalità. 
Differenze biologiche

Le differenze biologiche riguardano molti aspetti: 

  • divergenze di sesso: sappiamo che il cervello maschile è conformato in modo diverso dal cervello femminile. I due emisferi, quello sinistro con stile cognitivo verbale, analitico e locale, e quello destro, spaziale sintetico e globale, sono molto più collegati tra di loro nelle femmine che nei maschi, a livello del corpo calloso. Questo produce una maggiore separazione tra atteggiamenti comunicativi: razionali (tipo A) o comunicazioni emotive-creative (di tipo B). Momenti A e momenti B sono nell’uomo di tipo acceso-spento, presente-assente, mentre nella donna sono molto più miscelati; 
  • divergenze di età: lo sviluppo evolutivo modifica le strutture cerebrali, incide sulla memoria, sulla lucidità del pensiero e quindi sulla comunicazione esterna; 
  • divergenze fisiche funzionali: diversi tipi di handicap possono impedire un funzionamento corretto degli apparati sia percettivi che emissivi, limitando di fatto la possibilità fisica di emettere messaggi o riceverli. 
  • divergenze negli stati organismici: sono dati da stati di forma individualmente diversi, stati soggettivi, temporanei. L’esempio chiaro è la condizione nella quale un medico intervista un malato che ha la febbre, prova dolore, ma non riesce a descrivere esattamente la propria condizione, proprio perché “interna” e quasi impossibile da descrivere con parole “esterne” al proprio vissuto.

Tutti questi aspetti possono rendere due persone biologicamente diverse con implicazioni per la comunicazione. 

La cronemica

Un altro aspetto fondamentale è la cronemica. Abbiamo distanza cronemica quando un messaggio richiede tempo tra il momento in cui viene emesso, e quello in cui viene ricevuto. La cronemica è un fattore hard che ci permette di riflettere sulla domanda: sto usando il canale giusto per comunicare? Se pensiamo alla comunicazione emozionale, ad esempio, sedurre o emozionare tramite email e sms è certamente meno efficace del face to face.

differenze di identità e di ruolo

L’aspetto sul quale ci concentreremo maggiormente, tuttavia, è la dimensione dell’identità e del ruolo

Le distanze di ruolo e identità sono presenti in quasi tutte le interazioni umane, e sono questioni assolutamente normali. Ma ad ogni ruolo e identità si associa una sfera di interessi, di aspettative, di bisogni. Se non vi sono aree di collimazione nella sfera d’interessi e bisogni tra due persone, l’incomunicabilità, che parte in questo caso dal disinteresse reciproco, è un risultato molto probabile. 

La ricerca del Common Ground, o base comune, è la ricerca di quegli spazi di collimazione dove alcune parti della nostra identità e ruolo possono avere spazi comuni con quella altrui, senza che per forza esse coincidano completamente. 

Esiste infine un altro fenomeno da prendere in considerazione: la pluralità di identità e ruoli che le persone ricoprono, la pluralità dei sistemi di appartenenza dell’attore sociale.  

Ogni persona può essere considerata un “attore sociale” che è in grado di assumere più ruoli nella vita, a volte anche addirittura nella stessa giornata. 

Possono coesistere nella persona più ruoli, più sub-identità, dotate ciascuna di una sfera di interessi. Una donna può essere al tempo stesso madre, figlia, professionista, atleta, amica, e tanti altri ruoli, e lo stesso per un uomo. Da quale ruolo a quale ruolo partono e arrivano le comunicazioni?  

Siamo sfere d’identità liquida che in alcuni momenti si cristallizza in un ruolo denominabile, e quando queste vengono a contatto un possibile canale di comunicabilità è creato.  

Ciò che si crea infatti è l’area di cooperazione, o common ground, un’area nella quale due persone possono “lavorare insieme” o “stare insieme” per fare qualcosa, dal risolvere un problema a condividere un interesse o una “finestra temporale”. 

Quando siamo a contatto con le persone, nella vita, non sempre i ruoli si incastrano alla perfezione. I possibili errori che generano incomunicabilità esistono e ne esamineremo alcuni nell’articolo a seguire.

libro "Parliamoci Chiaro" di Daniele Trevisani

Per approfondimenti vedi: