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Quali risorse per la comunità ?

Per città intelligente (smart city) si intende una serie di strategie architettoniche ed urbanistiche volte ad ottimizzare e innovare i vari servizi pubblici presenti sul suolo cittadino, in modo da creare un saldo legame tra infrastrutture e le persone che abitano un determinato luogo.

Come riportato in un articolo di Gaia Gasparetto intitolato “Smart cities e Intelligenza Artificiale: applicazioni e tendenze”[1] una città intelligente sarebbe in grado di offrire ai propri abitanti un’alta qualità di vita a fronte di un consumo minimo delle risorse. Gli obiettivi primari per la realizzazione di tali progetti sono molteplici: in primis la” costruzione” di ambienti più puliti e sani, tramite l’evoluzione di sistemi quali bike e car sharing e dei sistemi di trasporto pubblico.

Ciò darebbe la possibilità agli abitanti di trasferirsi comodamente all’interno della città senza fare uso di mezzi propri, diminuendo il traffico ed aumentando la qualità dell’ambiente. La prerogativa per l’utilizzo dell’IA in ambito urbanistico riguarda principalmente un’infrastruttura di rete affidabile, sia hardware che software, per ottenere le migliori soluzioni possibili nel minor tempo possibile.

L’algoritmo sarebbe in grado così di fornire risposte a domande specifiche come ad esempio” dove costruire una zona verde” oppure” qual è la strada migliore per una nuova linea di trasporto pubblico”. Oggigiorno, l’IA viene già utilizzata (ad esempio a Singapore[2]) per creare delle mappe del calore della qualità dell’aria, attraverso il calcolo in tempo reale dei valori inquinanti.

In questo modo è possibile avere un quadro completo su quelle che possono essere le ripercussioni anche sulla salute delle persone. Altri esempi di applicazioni che vengono riportate nell’articolo riguardano il controllo dei parcheggi, la sicurezza pubblica e la raccolta dei rifiuti. Il controllo dei parcheggi avviene anche nelle principali città italiane, dato che negli spazi predisposti è possibile notare un tabellone luminoso che indica quanti posti sono ancora disponibili per la sosta.

L’evoluzione di tale sistema permetterebbe un maggiore scambio di dati tra gli utenti sulle automobili e il software di gestione del parcheggio: ciò garantirebbe, oltre che ad una precisa gestione dei posti auto, anche un miglioramento per quel che riguarda la gestione del traffico cittadino. Per quanto riguarda la pubblica sicurezza non dobbiamo escludere che ad un aumento di essa possa coincidere anche una diminuzione della nostra libertà, seppur in modo indiretto.

Telecamere per il riconoscimento facciale, microfoni per quello vocale, sono tutti strumenti che presentano due facce della stessa medaglia. Vanno a colpire la privacy personale di un libero cittadino, che non ha compiuto nessun crimine, così come sono di fondamentale importanza nella ricerca di un sospettato. Per quanto riguarda il monitoraggio in tempo reale, negli Stati Uniti esiste un sistema chiamato ShostSpotter, in grado di localizzare, tramite sensori acustici e microfoni, colpi di arma da fuoco e segnalarli direttamente alle forze dell’ordine.

Nel 2016 tale sistema ha segnalato ben 74.916 casi di colpi di arma da fuoco nei soli Stati Uniti.[3] Infine, sempre tenendo conto di un incremento della trasmissione dei dati, la raccolta dei rifiuti potrebbe subire un incredibile miglioramento: ipoteticamente, sarà possibile creare nuovi percorsi di raccolta, una gestione più precisa dei livelli di rifiuti presenti nelle strade, ed infine una migliore gestione del processo di riciclaggio.

Oggi giorno in Italia esistono i cosiddetti cassonetti intelligenti, in grado di monitorare in tempo reale sia la corretta raccolta differenziata, sia la capienza del cassonetto. Per usufruirne è necessaria una carta magnetica, collegata ad un domicilio: questo porta anche ad una maggiore responsabilizzazione degli utenti.[4]

Come riportato dall’autrice dell’articolo Gaia Gasparetto, nel prossimo futuro la rivoluzione urbanistica legata alle smart cities sarà dirompente e dovremmo essere pronti a gestire questi sistemi in modo saggio e pragmatico.

© Cpyright. Estratto dalla tesi di Laurea in Filosofia, Teorie e sistemi dell’intelligenza artificiale, a cura di Federico Malpighi. Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Materiale pubblicato per fini didattici e di ricerca con il permesso dell’autore. Riproducibile solo con citazione della fonte originale.


[1] https://namu.io/smart-cities-intelligenza-artificiale/ URL consultato in data 29 agosto 2020.

[2] https://www.businesstimes.com.sg/opinion/the-ai-way-to-cleaner-air-for-smart-cities URL consultato in data 29 agosto 2020.

[3] https://namu.io/smart-cities-intelligenza-artificiale/ URL consultato in data 23 agosto 2020.

[4] https://www.nonsprecare.it/cassonetti-intelligenti-raccolta-rifiuti URL consultato in data 27 agosto 2020.