…le “TRAINER RECRUITMENT SKILLS” – il vero problema della FORMAZIONE E’ “CHI SELEZIONA I FORMATORI e COME“: Ci si danno criteri seri o si va al mercato A OCCHI CHIUSI?
Il problema con i formatori è che non sono tutti uguali, ma bisogna imparare a riconoscerli… se li conosci non ti uccidono…. chi ha valori personali scarsi, uno spessore morale rasoterra, divulga concetti sbagliati produce virus mentali, danneggia organizzazioni, chi al contrario divulga concetti, modi di essere e comportamenti utili fa del bene vero e aiuta veramente, per cui questi effetti “moltiplicatori” devono essere pesati attentamente.
Chi sceglie formatori sbagliati porta in casa dei danni, chi li sceglie correttamente porta in casa SOLUZIONI e aria buona… per cui esiste UNA COMPETENZA VERA E PROPRIA DELLA SELEZIONE DI FORMATORI ADEGUATI. Vogliamo chiamarle TRAINER RECRUITMENT SKILLS?
Suggerisco alcuni paramentri:
– studi di laurea – tipo e votazione
– altre specializzazioni universitarie estere (tipo, durata)
– affiliazione a sette o altre discipline dubbie… sembra uno scherzo, ma gli affiliati a sette di ogni tipo pullulano nella formazione al punto che il Governo Francese ha imposto che chi fa formazione nelle centrali nucleari francesi venga scrutinato nella sua appartenenza a sette e pseudo-sette… occhio!
– master o altri titoli: DA DOVE VENGONO, CHI LI HA DATI? Un master di 2 giorni non vale un Master Universitario, anche se la parola Master è la stessa
– anni di esperienza nella formazione
– parco clienti. chi ti dice Ibm, Microsoft, bla bla bla… potrebbe anche avere avuto 1 partecipante ad un corso pubblico… o averli INVENTATI DI SANA PIANTA, TANTO CHI CONTROLLA? Non è la stessa cosa che avere seguito l’azienda in un percorso!
– campi di esperienza variegati
– conoscenza di tecniche formative attive ed esperienziali
– qualcuno che ti dia alcune persone da chiamare come referenze
– TELEFONAGLI: Come si presenta, come parla, con che competenze di analisi, di ragionamento, di spessore personale? Saranno probabilmente le stesse che troverai in aula
– Pubblicazioni: c’è chi divulga e chi crea, bisogna capire con chi abbiamo a che fare
– Scuole scientifiche e autori di riferimento
– Partita iva o docenti universitari o part time? Se vuoi un parrucchiere lo vuoi che abbia un negozio di parrucchiere vero? Lo stesso vale per la partita iva dei formatori
– Viene lui/lei o manda altri? Subdolamente, c’è chi apre e chiude, poi manda ragazzini. Questa cosa va chiarita dall’inizio
– Body Language e Linguaggio: se trovi un medico che fuma come un turco, con la panza smodata, e ti parla di alimentazione sana, poniti qualche dubbio… lo stesso vale per chi parla di management pronunciandolo Managggggement, e via così…
– Chi vuole suggerire altro alla lista, è benvenuto…
3 Comments
Bravo Dr.Trevisani,
ha sollevato un problema giusto e interessante, in un settore che troppo spesso si avvale di aziende e personaggi improvvisati e a volte troppo sopravvalutati.
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