Torno su un tema cui sto lavorando. L’affannarsi delle nostre vite, dentro alle quale si nasconde spesso il nulla. La domanda: per che cosa lavori oltre che per la sopravvivenza, lascia molti esterefatti.
Una nuova psicologia deve farsi strada, una psicologia che qui ho denominato Psicologia Propositiva
Ma vogliamo insegnare alle persone a guardare ai loro diversi possibili futuri?
Vogliamo finalmente allenarci e allenarle a percepire il tempo in modo diverso, più attivo e meno passivo?
La “gente” non parla spesso di metodi per migliorarsi, cerca scorciatoie, vincite, fortuna, replica idee sentite in giro. Perde la propria vita in un caos pieno di nulla.
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Daniele Trevisani, anteprima editoriale dal libro in costruzione – www.studiotrevisani.it