Chiedersi cosa sia il tempo e in quale dei vari tempi psicologici viviamo
(di dott. Daniele Trevisani, Formatore, Ricercatore, Coach)
Il lavoro sulla mission costituisce inoltre modalità per fornire prospettiva temporale, ovvero certezze sul da farsi, chiarezza sugli steps da attuare, sulle attese e sugli obiettivi da raggiungere.
Fornire prospettiva temporale e chiarezza dei ruoli, del resto, è uno dei principali fattori di successo motivazionale e organizzativo.
Possedere una prospettiva temporale fornisce livelli più elevati di sicurezza e rafforza l’immagine di solidità organizzativa. Per questi motivi, il lavoro sulla missione organizzativa, di area e di ruolo deve essere considerato a tutti gli effetti un investimento in efficienza e competitività.
La prospettiva temporale agisce inoltre sul carattere personale. Secondo McClelland (1951) la personalità positiva è caratterizzata dall’intendere il presente quale preparazione del futuro e da un orientamento più attivo verso il futuro.
Ulteriori caratteristiche rilevanti nell’ambito del rapporto azienda/tempo/competitività sono dati dalla direzione della prospettiva temporale, e dal “centraggio preferenziale” della cultura aziendale.
La cultura aziendale può infatti orientarsi – come la cultura personale,
- al passato,
- al presente,
- al futuro immediato o
- al lungo termine
Viviamo sempre in uno di questi tempi, al punto che uno di questi tempi diventa prevalente nella nostra persona e diventa un modo di essere.
Fare Stretching Mentale, rivisitare questi tempi, allenarsi su questi modi di essere è un’operazione di crescita aziendale e personale di elevato valore.
[1] Vedi Hoornaert (1973).
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(C) Articolo estratto con modifiche, a cura dell’autore, dal volume “Competitività Aziendale, Personale, Organizzativa: Strumenti di Sviluppo e Creazione del Valore“, di Daniele Trevisani, Franco Angeli editore, Milano.